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Plato - Cratylus » Lando, Ortensio Paradossi - p. 140

Lando, Ortensio

Paradossi, cioè sentenze fuori del comun parere


se Ligurgo di Tratia, egli non sarebbe suto da Bacco nel mare
precipitato per aver posto dell'acqua nel vino. Cornellio Gelso me-
dico più d'ogn'altro eccellente, loda nel regimento della sanità che
almeno una volta al mese l'uomo bevendo disordini. Quanti uti-
li medicamenti, quante salutifere lavande, quante giovevoli fomen-
tazioni col vino si fanno? Gli Ircani lavavano e cuorpi de' morti col
vino per purificargli o forse pensando potergli restituir la vita. Lo-
dasi da' savi la legge che ne' conviti loro servavano i Greci:   «Aut
bibat, aut abeat
». Come più presto alcuno nell'ora del mangiare si
appresentava, costringevanlo o al bere, o al partirsi; il qual costu-
me oggi par che da' Tedeschi, se non in tutto, almeno in buona
parte si servi e usi. Pretermetterò io di raccontare come il
vino solo avesse già autorità di por l'arme nelle mani a' Sen-
noni e farle aver vittorie degne de tutti gli annali? pretermetterò
io di raccontar come nell'anno della fondazione di Roma CCCX-
VIII fusse mandato contra ' Sarmati Lucio Pio, e sol col vino ac-
quistolli e fecegli al popolo romano soggetti? Era ne' migliori tem-
pi in tanta reputazione il vino che Mezenzio soccorse i Ruttuli


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