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Alexander Aphrodisiensis - In De sensibus » Lando, Ortensio Paradossi - p. 159

Lando, Ortensio

Paradossi, cioè sentenze fuori del comun parere


lippo re di Macedonia; legasi de Cleopatra, la quale in Egitto es-
sendo, spinta non da premio (come oggidì si fa) ma sol da
passione amorosa, con sì leggiadra e inusitata maniera a Cesare si
conduceva; legasi di Clitennestra e di Elena, che alla presenza del-
li ambasciatori Greci, avendo ritrovato molto migliori giacciture in
Troia che in Gretia, non si vergognò di dire che volentieri, e non
sforzatamente, avesse seguito l'adultero troiano; legasi parimenti
di Fedra, di Messalina moglie di Claudio e amante di Silio, di Pa-
sife, di Simiamira madre di Eliogabalo e di Antonio Caracalla sì
fuocosamente inamorata; legasi di Beronice, di Medea, di Sassia,
e di Popullia, la quale, essendo adimandata da un suo famigliare
per qual cagione le bestie se non a determinati tempi ammettesse-
ro il coito, rispose: «Perciò lo fanno, per che bestie sono»; legasi
di molte altre, quali io taccio per non esser prolisso. Io mi ramen-
to ancora aver udito dire che l'impudicizia delle moglie era quella
cosa che ci apparecchiava il primo grado alla vita più libera, e per
conseguente più lieta e più tranquilla, dandoci occasione di fare di-
vorzii, e di dare libelli di repudio senza por mano a veneni, o a col-
telli. O singolar beneficio, come sareste tu, se fussi ben conosciu-
to, degno d'ogni bella ricompensa. Ma dimmi un poco per corte-
sia tu, che tanto ti lagni che la donna tua faccia altrui copia di se
stessa, e hai riposto l'onore e la reputazione nelle gambe d'u-
na feminuccia, parendoti che l'avere un paio di corna sul capo sia


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