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Alighieri, Dante - Divina Commedia » Biblia, Is » Lando, Ortensio Paradossi - p. 266

Lando, Ortensio

Paradossi, cioè sentenze fuori del comun parere


sar se medesimo. Il detto M. Tullio, egualmente ancora negligente
nella cosmografia, come in tutte l'altre cose, avea scritto che
tutte le città del Peloponesso (ch'oggidì si chiama la Morea)
erano marittime, dil che sendo ripreso da Attico, si scusa dicendo:
«Io detti credenza alle tavole di Dicearco, uomo dal tuo giudizio
approvato
». Qui prego io qualunque leggerà lo presente parados-
so averta non solo alla negligenza di questa che far non posso ch'io
non dica bestia, ma ancora all'ignoranza sua, con ciò sia che dif-
fendendosi con l'aver creduto a Dicearco, reciti le parole per le
quali si mosse a credere sì grande sciochezza come sarebbe a dire
che in tutta la Morea, paese grandissimo, non vi fussero città sal-
vo che sul mare, sendovi infiniti altri ottimi luoghi. Così adunque
dice Tullio: «Narrando Dicearco la Trofoniana di Carone ri-
prende li Greci in questo, che seguittassero tanto il mare, non ec-
cettuando luogo alcuno, e ancora che mi piacesse l'autore, per es-
ser grandissimo istorico, e aver longamente vissuto nel Pelopones-
so, tuttavia me ne maravigliava e apena confidandomene lo
communicai con Dionisio, il qual da prima stette sopra di sé, poi
avendo non men buona openione di Dicearco che tu di C. Vesto-
rio e io di M. Cluvio, non feci dubbio che non fusse da dargli fe-
de
». O ignoranza incredibile! deh leggete attentamente il bestial
discorso che fa questo buon uomo. Dicearco si maraviglia che li
Greci abitassero più al mare che fra terra, e questo diligen-
te inquisitore, questo sì buono intenditore, subito fa la sua preci-
pitosa conchiusione che non avessero salvo che città marittime, e
disidera l'eccezione dove la non poteva in alcun modo cadere, et
forse ch'egli non ne prese consiglio con un giudizioso uomo, con
un polito ingegno, con ciò sia che ancora che in qualche luogo del-


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