BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Biblia, Io » Ripa, Cesare Iconologia - p. 267

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]


fratello d'Atlante, il quale, cacciato dal fratello, diè il nome et alla Spa-
gna et all'Italia, overo fu detta Hesperia (secondo Macrobio lib. 1. cap. 2.)
dalla stella di Venere, che la sera è chiamata Hespero, per esser l'Italia sot-
toposta all'occaso di questa stella. Si chiamò etiamdio Oenotria o dalla
bontà del vino che vi nasce, perché οινον chiamano li Greci il vino, o da
Oenotrio, che fu Re de' Sabini. Ultimamente fu detta Italia da Italo Re
di Sicilia, il quale insegnò a gl'Italiani il modo di coltivare la terra et vi
diede anco le leggi, percioché egli venne a quella parte dove poi regnò
Turno et la chiamò così dal suo nome, come afferma Vergilio nel lib.
1. dell'Eneide:
Est locus Hesperiam Graii cognomine dicunt
Terra antiqua potens armis atque ubere glebae
Oenotrii coluere viri, nunc fama minores
Italiam dixisse, Ducis de nomine gentem.

Hora noi la chiamiamo Italia dal nome di colui che vi regnò, ma Ti-
meo e Varrone vogliono che sia detta così da i buoi che in lingua greca
anticamente si chiamavano Itali, per esserne quantità et belli.
Et per non essere io tedioso sopra i nomi che habbia hauto questa no-
bilissima parte di tutto il mondo, sopra di ciò non dirò altro, ma solo con
brevità attenderò alla dichiaratione di quello che appartiene all'habito
e all'altre cose che sono nell'imagine sopradetta. Dico dunque che bella
si dipinge per la dignità et grande eccellenza delle cose, le quali in essa per
adietro continovamente ritrovate si sono et alli tempi nostri ancora si tro-
vano, onde il Petrarca ritornando di Francia et avvicinatosi a l'Italia et
vedendo quella, con grandissima allegrezza disse:
Salve cara Deo tellus sanctissima, salve
Tellus tuta bonis, tellus metuenda superbis
Tellus nobilibus multum generosior oris.

Et Virgilio nel 2. delle Georgiche, anch'egli maravigliato della sua
gran bellezza dice:
Salve Magna Parens frugum Saturnia tellus
Magna virum.

Et Strabone nel sesto libro della sua Geografia et Dionisio Alicarnas-
seo nel principio dell'Historia di Roma, ragionando d'Italia mostrano
quanto sia degna di lode, percioché in questa felicissima Provincia si ritro-
va per la maggior parte l'aria molto temperata, onde ne seguita esservi ada-
giato vivere et con assai differentie di animali, di augelli, sì domestici co-
me anco selvaggi, per uso de gl'huomini, non tanto per la lor necessità,
quanto anco per i piaceri et trastulli loro.
Gli si mette la bella stella sopra il capo per la ragione detta di sopra.
Si veste d'habito ricco et sontuoso, essendo che in questa nobilissima
Provincia si veggono molti fiumi cupi e laghi, dilettevoli fontane, vene
di saluberrime acque tanto calde, quanto fresche, piene di diverse virtù
talmente prodotte dalla natura, così per il ristoro e conservatione della
sanità dell'huomo, com'anche per i piaceri d'esso. Il medesimo Virgilio


pagina successiva »
 
p. 267