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Martialis, Marcus Valerius - Liber spectaculorum » Ripa, Cesare Iconologia - p. 288

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]


già detta cagione del sito, se bene per la bellezza et grandezza di corpo
ve ne sono in Calabria di molta stima, massime quelli della razza del Re,
del Principe di Bisignano et altri.
Sta anche bene il cavallo a questa Provincia percioché, essendo ani-
male di sua natura generoso et servendo al fatto della guerra, si attribui-
sce a' Sanniti, huomini bellicosi che (come appresso si dirà) stettero a fron-
te più volte con l'esercito de' Romani.
L'asta che tien con la destra mano è per significato del lor proprio no-
me, significando (come dice Festo) la voce Greca σαυνία asta.
Oltre di ciò l'asta gli si conviene in segno della virtù et del grande va-
lore. Percioché i Sanniti, cominciando a fare conto della virtù et fra di
loro delle persone virtuose, in tutti gli atti civili, come di pace così di guer-
ra, honoravano quelli et divennero tanto coraggiosi che ardirono di far-
si soggetti tutti gli convicini Popoli, scorrendo gran paesi, et di farsi inimi-
ci i Romani, a' quali (come dice Strabone nel luogo citato) fecero più vol-
te veder la prova del loro valore. La prima volta fu quando mossero
la guerra. La seconda quando furono in lega con essi loro. La terza quan-
do cercarono d'essere liberi et Cittadini Romani e non lo potendo otte-
nere mancorno dell'amicitia de' Romani et se ne accese la guerra chiama-
ta Marsica, la quale durò due anni et finalmente ottennero d'esser fatti
partecipi di quello che desideravano.

Marca.

Si dipinge in forma di una donna bella et di virile aspetto, che con la de-
stra mano si appoggi ad una targa attraversata d'arme d' asta, con l'el-
mo in capo et per cimiero un pico et con la sinistra mano tenghi un maz-
zo di spighe di grano, in atto di porgerle, et appresso a lei vi sarà un cane.
Si rappresenta bella per la vaghezza della Provincia, molto bene distin-
ta dalla natura in valli, colli, piani, rivi et fiumi che per tutto l'irrigano et
la rendono oltre molto vaga et bella.
Si dipinge di virile aspetto con una mano appoggiata alla targa et altre
armi per mostrare li buoni soldati che d'essa Provincia escono.
Si li mette per cimiero il pico arme di questa regione, essendo che il pi-
co, ucello di Marte, fusse guida et andassi avanti le legioni de' Sabini e
quelle nella Marca conducesse ad essere colonia di quella Provincia et per
questo fu detto a tempo de' Romani la Marca Ager Picenus, come assai
ben descrive in un breve elogio il Signor Isidoro Ruberti nella bellissima
et maravigliosa Galleria di Palazzo nel Vaticano fatta far da Papa Gre-
gorio XIII. di felicissima memoria nella qual fu di molto aiuto al Reverendissimo


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