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Aristoteles - De iuventute et senectute » Ripa, Cesare Iconologia - p. 292

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]


la nobilissima selva di pini intorno a Ravenna et Cervia che è co-
sa tanto propria di questa Provincia in Italia che niuna cosa la fa tanto dif-
ferente dall'altre quanto essa. Onde Sisto V., di felice memoria, in una sua
Bolla circa la conservatione di quelle pinete, la chiama decoro d'Italia.
Ma per non lassar di dire cosa che notabil sia et per dar occasione ad
altri porgendogli materia di variare a modo loro la forma di questa figu-
ra. Io trovo appresso Plinio lodato i Rombi et Asparagi di Ravenna,
onde Martiale di essi così dice nel 13. lib.:
Mollis in aequorea quae crevit spina Ravenna
Non erit incultis gratior Asparagis.

Racconta anco l'abondanza delle rane che si trovano quivi et di
loro così favella:
Cum comparata rictibus tuis ora
Niliacus habeat crocodilus anguste,
Meliusque Ranae garriunt Ravennates.

Vi sono ancora le viti fertili di Faenza, de' quali ne fa mentione Marco
Varrone lib. 1. cap. 2. de Re Rustica.
Et gli ottimi e generosi vini di Cesena, se bene possono essere superati
in altri luoghi prodotti, ma gli antichi gli riposero tra i vini generosi,
come si legge appresso Plinio nel lib. 3. al cap. 6. et Mecenate ne faceva
gran stima e però furono chiamati Mecenatini. Onde non terrei per er-
rore far nella ghirlanda comparire alcune foglie di vite.
Potrassi anco dipingere il Sale che da Platone nel Timeo fu detto ca-
ro et amico a Dio et nel 9. della Iliade fu da Homero chiamato divino
et di cui Plinio scrisse quel antico Proverbio,   Sale nihil utilius, il quale si fa a
Cervia in tanta copia che si partecipa ad altre provincie et mi parrebbe
non disdicevole che ne tenesse in mano o in altro luoco in un vaso che
rappresentasse la maiolica che si fa in singolar lode in Faenza.
Et finalmente, oltre le sopradette cose, potrebbesi anco fare armata per
attribuirli virtù militare, havendo prodotto per lo tempo passato et al
presente bravissimi huomini et famosi Capitanii, come Almerico Barbiano
restitutore dell'antica disciplina militare in Italia, lo Sforza da Cotigno-
la, tanti Malatesti da Cesena e Rimino, i Polentani, Lunardi et Raspo-
ni da Ravenna, i Calvoli, Ordolaffi, gli Asti, de' quali il Capitan Cosmo
Luogotenente Generale nella impresa di Famagosta, ove per la S. Fede
fu dal Turco decapitato insieme con Astor Baglione suo Generale.
Et i Brandolini da Forlì, i Manfredi et Martino da Faenza, Vincen-
tio et Dionisio Naldi da Bresichella Generale della Invittissima Rep. di
Venetia ambedui Guerrieri famosi nominati dal Giovio et dal Bembo
de Re Veneta et molti generosi Capitani di questa bellicosa Fami-
glia, dalla quale anco sono discesi i Signori de la Bordigiera, gli Alidossi da
Imola, i Guidi hora Marchesi di Bagni, discesi da Othone Imperatore, ho-
mini di grande stima e valore, et altri che lasso per non esser tedioso.


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