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Varro, Marcus Terentius - luogo non identificato » Ripa, Cesare Iconologia - p. 375

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]


Donna ignuda con le mammelle cariche di latte et con un avol-
tore in mano come si vede in una Medaglia d'Adriano Imperato-
re, essendo la Natura, come diffinisce Aristotile nel 2. della Fisica,
principio in quella cosa ove ella si ritrova del moto et della mutatione,
per la quale si genera ogni cosa corruttibile.
Si farà donna et ignuda et dividendosi questo principio in attivo et
passivo, l'attivo dimandorono con il nome di forma et con nome di ma-
teria il passivo.
L'attivo si nota con le mammelle piene di latte perché la forma è che
nudrisce et sostenta tutte le cose create, come con le mammelle la donna
nutrisce et sostenta li fanciulli.
L'Avoltore uccello avidissimo di preda dimostra particolarmente l'al-
tro principio dimandato materia, la quale per lo appetito della forma mo-
vendosi et alterandosi strugge a poco a poco tutte le cose corruttibili.

Navigatione.

Donna la quale con gratiosa attitudine tenga una vela, donde penda-
no le sarte sopra un timone da nave et stia in atto di riguardare con
attentione un Nibbio che vada per l'aria volando et di lontano per
mare si veda una nave, che scorra a piena vela.
La vela, le sarte, il timone et la nave sono cose note per se stesse et dan-
no cognitione della figura senza molta difficoltà.
Il Nibbio uccello rapace et ingordo si pone con l'autorità di Plinio
nella Naturale Historia ove dice che gl'antichi imparavano d'acconciare
il timone alla nave dal volare del Nibbio, osservando che, come questo
uccello per lo spatioso campo dell'aria va hor qua et hor là, movendo con
gratia le penne della coda, per dar a se stesso aiuto nel volgere et aggirar
il corpo, accompagnando il volo con l'ali, così medesimamente si poteva
col timone posto dietro alla nave, volgendo nel modo che volgeva la co-
da quest'uccello, con l'aiuto della vela solcar il mare, ancorché fusse turba-
to et havendo fatto ciò prova di felice successo, vollero, che questo uc-
cello fosse il hieroglifico della Navigatione, come nel Pierio Valeriano si
legge al suo luogo.

Navigatione.

Una donna ignuda prostrata in terra che habbia gli capelli lunghissi-
mi che spargendoli per terra venghino fare onde, simili a quelle
del mare, tenendo con una delle mani un remo et con l'altra la carta et
bussolo da navicare.

Ninfe in Commune.

Dalle fintioni de gl'Antichi non è dubbio alcuno che molte et di-
verse utilità si possino raccorre, dimostrando la potenza et providenza


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