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Diogenes Laertius - Vitae philosophorum » Ripa, Cesare Iconologia - p. 381

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]


Si dipinge di aspetto terribile, con le fiammeggianti chiome et con il
vestimento rosso et la stella in fronte, percioché la Cometa è per se stessa
spaventevole, minacciando sempre qualche sinistro et grave accidente nel
mondo; sì come significa Silio Italico nel primo lib. dove disse:
Crine ut flammifero terret fera regna Cometes
Sanguineum spargens ignem, vomit atra, rubentes
Fax coelo radios et saeva luce coruscum
Scintillat sidus terrisque extrema minatur.

Gli si dà il pezzo del solforo in mano perché la Cometa, come scrive
Aristotile nel 3. lib. delle Meteore, è di natura sulfurea et da gli Antichi
fu riputata cosa prodigiosa; scrive anco Plinio nel 2. lib. dell'Historia Na-
turale
et Virg. nella prima della Georgica:
Fulgura nec diri toties arsere Cometae.
Gli si danno in mano i rami dell'alloro et della verminaca perché
con essi gli antichi facevano le purgationi de' portenti cattivi che loro ap-
parivano, sì come della verminaca scrive Plinio nel lib. 22 et dell'alloro
nel lib. 16. et ancora del solfo, di che habbiamo detto nel 35 della sua Hist.
Naturale
.

Necessità.


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