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Plato - Timaeus » Ripa, Cesare Iconologia - p. 27

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]



ch'egli secretamente s'era armato cacciò in bocca al leone, et dalla gola
li trasse per forza la lingua, restandone la fiera subitamente morta. Per lo
quale fatto fu da indi in poi nel numero de' più cari del Re Alessandro et
ciò gli fu scala per salire al governo delli stati et all'eternità della gloria.
Volendo rappresentare questa figura a cavallo in qualche mascherata, o
in altro, se gli farà una lingua in mano et il leone morto sopra il cimiero.

Ardire ultimo et necessario.

Huomo armato di tutte le armi o sia a cavallo o a piedi, co' la spada
nella destra mano, intorno al quale vi sarà questo motto:
Per tela, per hostes.
Nella sinistra mano uno scudo, ove stia sculpito o depinto un Cava-
liero che corra a tutta briglia contro l'arme lanciate da i nemici con animo
o di scampare combattendo o di restar morto valorosamente fra i nemici.
Et intorno all'orlo di detto scudo vi sarà scritto quel verso di Virgilio:
Una salus victis, nullam sperare salutem.


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