BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Aristoteles - De divinatione per somnum » Ripa, Cesare Iconologia - p. 505

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]



Sterilità.

Donna estenuata, macilenta et mesta, terrà in mano un ramo de sa-
lice, appresso haverà un mulo, il quale è animale sterile, perché, na-
scendo dall'Asino et dal Cavallo, è animale difettosissimo nel gene-
rare, come racconta Aristotile nel 2. lib. della Generatione de gl'Animali,
et risultando in lui questo difetto dell'una et dell'altra parte, non può ha-
ver medicina che basti per aiutarlo a tal opra, solo per prodigio si legge
che habbiano alcune volte generato et partorito.
Il salce è da Virgilio nominato fra le piante infeconde et Servio, suo
interprete, vi aggiunge che le donne, mangiando di questo seme, divengo-
no sterili et perché nell'Antico Testamento la sterilità era reputato flagel-
lo di Dio et le donne sterili si credevano nemiche di lui et si dipinge ma-
cilenta et mesta, la qual mestitia si scuopre particolarmente in Sarra,
moglie di Abraham, in Anna moglie d'Elcana et in Elisabetta, moglie
di Zacharia.

Stoltitia.

Donna ignuda e ridente e gettata per terra in atto sconcio, in mo-
do però che non si mostrino le parti dishoneste del corpo, con una pecora vi-
cino, perché il pazzo palesa i suoi difetti ad ognuno et il savio li cela, et
perciò si dipinge ignuda et senza vergogna.
La pecora da gl'antichi, secondo che segna il Pierio Valeriano, fu po-
sta molte volte per la stoltezza, però disse Dante:
Huomini siate et non pecore matte.
Haverà in una mano la Luna, perché ad essa stanno molto soggetti i
pazzi et sentono facilmente le loro mutationi.

Studio dell'Agricoltura.

Vedi Agricoltura

Studio.

Un Giovane di volto pallido, vestito d'habito modesto, sarà a sede-
re, con la sinistra mano terrà un libro aperto, nel quale miri atten-
tamente, con la destra una penna da scrivere et gli sarà a canto un lume
acceso et un Gallo.
Giovane si dipinge, percioché il giovane è atto alle fatiche dello studio.
Pallido, perché quelle sogliano estenuare et impedire il corpo, come di-
mostra Giovenale Satira v.:
At te nocturnis vivat impallescere cartis.
Si veste d'habito modesto, percioché gli studiosi sogliono attendere alle
cose moderate et sode.
Si dipinge che stia a sedere, dimostrando la quiete et assiduità che ri-


pagina successiva »
 
p. 505