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Biblia, Ps » Berlinghieri, Francesco - Geographia » Ripa, Cesare Iconologia - p. 526

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]


terrà il pugnale in atto di voler ferire, sarà vestita di rosso et a canto
haverà un Corvo con un Scorpione in bocca, il quale punga con la punta
della coda il Corvo nel collo.
L'armatura dimostra il valore et la fortezza del corpo esser necessaria
alla vendetta de' danni ricevuti.
Il fuoco è indicio del moto et del fervore del sangue intorno al cuo-
re per ira et per appetito di vendetta a che corresponde l'aspetto tur-
bato.
Et guarda il tronco del braccio perché non è cosa alcuna che inanimi
maggiormente alla vendetta che la memoria fresca de' danni ricevuti.
Et però è dimostrata col Corvo punto dallo Scorpione, dal che l'Al-
ciato tira un suo emblema dicendo:
Raptabat volucres captum pede Corvus in auras
Scorpion audaci praemia parta gulae
Ast ille infuso sensim per membra veneno,
Raptorem in Stygias compulit ultor aquas.
O risu res digna, aliis qui fata parabat,
Ipse perit, propriis succubuitque dolis.


Venti.
Eolo Re de' Venti.


Huomo con l'ali et con capelli rabuffati, cinti di una corona, le guan-
cie gonfie et con ambe le mani tenga in fiera attitudine un freno.
Si dipinge che porti la corona et il freno, percioché i Poeti lo chiama-
no Re de' Venti et per quanto riferisce il Boccaccio lib. 13. così:
Venne in Eolia alla Città de' Venti,
Ove con gran furor son colmi i luoghi
D'Austri irati, quinci in la gran cava
Eolo preme i faticosi Venti,
Le sonanti tempeste, et come Rege
Pon lor legami et gli raffrena chiusi
Ov'essi disdegnosi d'ogni intorno
Fremono e alto ne rimbomba il monte.

Et Virgilio ancor descrivendolo nel primo dell'Eneide così dice:
Talia flammanti, secum Dea corde volutans
Nimborum in patriam, loca foeta furentibus Austris
Aeoliam venit, hic vasto Rex Aeolus antro
Luctantes Ventos, tempestatesque sonoras
Imperio premit ac vinclis, et carcere frenat.
Illi indignantes magno cum murmure montis
Circum claustra fremunt, celsa sedet Aeolus arce
Sceptra tenens, mollitque animos et temperat iras.


Eolo. Come si possa dipingere d'altra maniera.

Huomo in habito di Re, con una fiamma di fuoco in capo, terrà
con una mano una vela di nave et con l'altra un Scettro.
Si rappresenta in questa guisa, perché Diodoro Siculo nel sesto li-
bro delle sue Historie dice che Eolo regnò nelle Isole chiamate da gl'
antichi dal suo nome Eolie, che sono nel mare di Sicilia, et fu Re giu-
stissimo, humano et pietoso et insegnò alli Marinari l'uso delle vele
et con la diligente osservatione delle fiamme del fuoco conosceva i ven-
ti che dovevano tirare et li prediceva, onde hebbe luogo la favola che
egli era Re de' Venti.


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