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Valerius Flaccus, Gaius - Argonautica » Ripa, Cesare Iconologia - p. 545

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]



Vita Humana.

Donna che si posi co' piedi nel mezzo di una Ruota di sei raggi, la
quale stia in piano rotondo, sopra un piedestallo in modo formato
che non pieghi né dalla destra né dalla sinistra parte, terrà in una
mano il Sole; nell'altra la Luna.
Sono tanti et tanto varii casi dell'humana vita che, per la moltitudine
et nelle penne che scrivono et ne gl'intelletti stessi che discorrono, fanno
confusione, parendo impossibile arrivare a tanti individui che con molti
uniformi attioni possono generar scienza di se stessi, pur da tutti questi si
raccoglie quasi un epilogo, che la vita è incerta, volubile, et però si mo-
strano nella Luna et nel Sole le cagioni superiori necessarie et nella ruo-
ta gl'inferiori accidentali. Et se bene la sorte, overo la fortuna, non ha cosa
alcuna fuor de gli avvenimenti stessi che vengono di rado et fuor dell'in-
tentione di chi opera, con tutto ciò l'animo nostro, per lo più troppo cre-
duto in quello ove si trova interessato, ha dato facilmente luogo di signo-
ria particolare in se stesso a questa imaginata deità di quelle cose, alle qua-
li non sa assegnar la cagione, né dà alla fortuna o la colpa o la lode, et di-
ciamo che la ruota significa l'avvenimenti che hanno cagione inferiore
et accidentale, cioè di fortuna, la quale con la ruota si dipingea da gli
antichi come colei che rivolgesse a suo piacere li stati e le grandezze.

Vita Inquieta.

La Vita de' mortali esser soggetta ad una perpetua inquietudine lo po-
trà significare la figura di Sisifo, il quale secondo le fintioni de' molti
Poeti, mai cessa di rivolgere verso la cima di un gran monte un grave sas-
so et da alto tornando a ricadere muova et perpetua fatica si aggionge
al misero huomo per ricondurre di nuovo in cima al monte il sasso, ove
non è bastante di fermarlo, onde Ovidio nel lib. 4. così dice:
Sisifo un grave sasso ogn'hor tormenta.
Il monte è simbolo della vita nostra.
La cima di esso denota la quiete et tranquillità di quella, alla quale
ciascuno aspira.
Il sasso è lo studio et la fatica che ciascuno prende per potervi arrivare.
Sisifo è (per quanto narra Gio. Battista Rinaldi ne i suoi Theatri) signi-
ficatore dell'anima, la quale, mentre è qui giù, sempre a qualche quiete aspi-
ra et che a pena ha una cosa essequita, tosto l'altra desidera, percioché
altri ne gl'honori la vera felicità ripongono, altri nelle ricchezze, chi nel-
la scienza, chi nella sanità, chi nella fama, chi nella nobiltà, la onde è for-
za che il nostro desiderio la vera sua quiete ritrovi.

Vitio.

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