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Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]


La quale imperfettione appresso Vulcano significa che la fiamma del
fuoco tende allo in su inegualmente.
Nudo et con il cappello turchino si dipinge per dimostrare che il fo-
co è puro et sincero.
Il martello et la tenaglia che tiene con ambi le mani significa del fer-
ro fatto con il fuoco.
Gli si danno i cani, percioché credevasi anticamente che i cani guar-
dassero il tempio di Vulcano che era in Mongibello et abbaiassero sola-
mente a gl'empi et cattivi et gli mordessero et facessero festa a quelli
che andavano divotamente a visitarlo.
Gli si mette a canto la gran fiamma di fuoco et l'armi diverse che vi
sono dentro, per segno della Vittoria di quelli che anticamente restavano
vincitori di qualche guerra, i quali solevano raccorre l'arme de gl'inimici
et di quelle farne un monte et abbruciandole farne sacrifitio a Vulcano.

Carro dell'Aria.

Fu dipinta da Martiano Cappella Giunone per l'aria per una ma-
trona a sedere sopra di una sedia nobilmente ornata, con un velo bianco
che gli cuopre il capo, il quale è circondato da una fascia a uso di corona
antica e reale, piena di gioie verde, rosse et azurre, il colore della faccia
risplendente.
La veste del colore del vetro et sopra a questa un'altra di velo oscuro,
ha intorno alle ginocchia una fascia di diversi colori.
Nella destra mano tiene un fulmine et nella sinistra ci haverà un
tamburino.
Il carro è tirato da due bellissimi pavoni, ucelli consecrati a questa Dea,
et Ovidio nel primo de Arte Amandi così dice:
Laudantes ostendit avis Iunonia pennas
Si tacitus spectes, illa recondet opes.

I varii colori et l'altre cose sopradette significano le mutationi dell'a-
ria, per gl'accidenti ch'appaiono in essa come pioggia, serenità, impeto de'
venti, nebbia, tempesta, neve, ruggiada, folgori, tuoni et questo significa il
tamburino che tiene in mano, oltre ciò comete, iride, vapori infiamma-
ti, baleni et nuvoli.

Carro dell'Acqua.

E da Phornuto nel primo libro libro della Natura de gli Dei è dipinto Net-
tuno per l'Acqua.
Un vecchio con la barba et i capelli del colore dell'acqua marina et un
panno indosso del medemo colore, nella destra mano tiene un Tridente et
sta detta figura sopra d'una conca marina con le rote tirata da doi balene,
overo da due cavalli marini in mezzo il mare, ove si vedano diversi pesci.
Fu Nettuno uno de i tre fratelli, al quale toccò per sorte l'acqua et


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