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Plato - Sophista » Ripa, Cesare Iconologia - p. 67

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]


Il che fanno anco gl'agricoltori del terreno, i quali gettato che hanno
in terra i semi, subito cuoprono i solchi, affinché gl'ucelli non mangino
le semente.
Le sedie, come dicemmo, altro non vogliono inferire che dimostrare non
solamente le Case, ma anco le Città che sono stantie de gl'habitatori, riman-
gono molte volte vacue per guerra o per peste, overo che nella superficie
della terra molte sedie sieno vote, molti luoghi dishabitati o che essa terra
sempre tenga molte sedie vote per quelli che hanno a nascere.

Carro della Notte.
Come dipinto da diversi Poeti et in particolare dal Boccaccio nel primo
libro della Geneologia de gli Dei.


Una donna, come matrona, sopra d'un carro di quattro di rote, per mo-
strare le quattro vigilie della notte. Tibullo gli dà due cavalli negri,
significando con essi l'oscurità della notte et alcuni altri fanno tirare da
due Gufi, come uccelli notturni. Vergilio li dà due grand'ali nere distese in
guisa che paia che voli et che mostri con esse ingombrar la terra, et Ovi-
dio gli cinge il capo con una ghirlanda di papavero significante il sonno.

Carro di Bacco.

Un giovane allegro, nudo, ma che ad armacollo porti una pelle di lu-
po cerviero, sarà coronato d'hedera, tenendo con la destra mano un
Tirso parimente circondato dalla medesima pianta; starà detta Imagine
sopra d'un Carro adorno di ogni intorno de viti con uve bianche et ne-
gre et sarà tirato detto Carro da Pantere et Tigri. I Poeti dicono che
Bacco fosse il ritrovatore del Vino et esser Dio di quello.
Giovane si dipinge et rappresenta con la ghirlanda d'hedera, perché
l'edera è dedicata a lui et è sempre verde per la quale si viene a dinotare
il vigor del vino posto per Bacco, il quale mai s'invecchia, anzi quanto è
di più tempo tant'ha maggior possanza.
Allegro si dipinge, perché il vino rallegra il cuore de gl'huomini et
anco bevendolo moderatamente dà vigore et cresce le forze.
Dipingesi nudo, perché quelli che bevono fuor di misura divengono
ebrii et manifestano il tutto, overo perché il bere fuor de termini con-
duce molto in povertà et restano ignudi, o perché il bere fuor de i termi-
ni genera calidezza.
Il Tirso circondato dall'hedera dinota che questa pianta, sì come tutto
quello al che s'appiglia, così il vino lega l'humane menti.
Il Carro significa la volubilezza de gl'Ebrii, percioché il troppo vino fa
spesso aggirare il cervello a gl'huomini, come s'aggirano le ruote de i Carri.
La pelle del Lupo Cerviero che porta ad arma collo dimostra che que-
st'animale è attribuito a Bacco, come anco per dare ad intendere che il vino


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