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Plato - Respublica » Ripa, Cesare Iconologia - p. 69

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]


et dell'occaso et di lui crepusculi, overo il mezzo giorno et mezza notte
che anco essa corre avanti il Sole.

Carro del Giorno Artificiale.
Del sopra detto Auttore.


Huomo sopra un carro tirato da quattro cavalli, per la ragione detta
di sopra, con la face in mano per il lume che apporta et è gui-
dato dall'Aurora.

Carro dell'Anno.
Dell'istesso Vescovo.


Huomo sopra un carro con quattro cavalli bianchi guidati dalle
quattro stagioni.

Carro di Cerere.

Dal Boccaccio nella Geneologia de gli Dei lib. 8. è fatta la descrittione
di Cerere per una Donna sopra d'un carro tirato da doi ferocissi-
mi draghi, in capo tiene una ghirlanda di spighe di grano, come dice
Ovidio ne i Fasti:
Imposuitque suae spicea serta coma Et in un altro luogo, 3 Elegiarum:
Flava Ceres tenues spicis redimita capillos.
Tiene con la destra mano un mazzetto di papavero et con la sinistra
una facella accesa.
Le si danno li sopradetti animali per dimostrare li torti solchi che fan-
no i buoi, mentre arano la terra che per tale s'intende Cerere, overo per
dinotare il scacciato serpe da Eurilico dell'Isola Salamina, il quale, salva-
tosi nel tempio di Cerere, ivi se ne stette sempre come suo ministro et
servente.
La ghirlanda delle spighe del grano significa che Cerere sia la terra pie-
na et larga produttrice di grano et per il papavero la fertilità d'essa.
Per l'ardente facella credo che si debba intendere il tempo dell'Estate
quando più ardono i raggi del Sole, i quali fanno maturare le biade et an-
co quando s'abruggiano gli sterpi et stoppie de i campi onde i contrarii
humori che sono d'intorno alla superficie della terra esalano et ella per
tale effetto diviene grassa et rende abondanza grandissima.

Carro dell'Oceano.

Un vecchio ignudo di venerando aspetto et del colore dell'acqua ma-
rina, con la barba et capelli longhi pieni d'alega et chiocciolette
et altre cose simiglianti a quelle che nascono in mare, starà sopra d'un
carro fatto a guisa d'un scoglio pieno di tutte quelle cose che nascono in
su gli scogli, et, come narra il Boccaccio lib. 7. della Geneologia de gli Dei,
è tirato da due grandissime balene, nelle mani haverà un vecchio marino.
Vecchio et di venerando aspetto si dipinge, percioché (secondo che dice


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