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Galenus, Claudius - De febrium differentiis » Ripa, Cesare Iconologia - p. 73

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]


Sposa nella Cantica amava questo colore nel suo diletto.
La fiamma di fuoco, per la vivacità sua, è insegna che la Carità non mai
rimane d'operare secondo il solito suo amando; ancora per la carità vol-
le che s'interpretasse il fuoco Christo N. S. in quelle parole: Ignem veni
mittere in terram, et quid volo, nisi ut ardeat?

I tre fanciulli dimostrano che, se bene la carità è una sola virtù, ha non
dimeno triplicata potenza, essendo senz'essa et la fede et la speranza di
nissun momento. Il che molto bene espresse il Signor Giovan Buondel-
monte nel Sonetto fatto da lui in questo proposito ad imitatione delle pa-
role di San Paolo, e dice così:
O più d'ogn'altro raro e pretioso
Dono, che in noi vien da Celeste mano,
Così havess'io lo stile alto e sovrano,
Come son di lodarti desioso.
Tu in cor superbo mai, né ambitioso
Non hai tuo albergo, ma in benigno, e humano
Tu patiente sei, non opri in vano
Né del ben far sei tumido o fastoso.
Ogni cosa suffrisci, e credi, e speri,
Non pensi al mal, di verità sei pieno,
In ricchezze, in honor non poni affetto
O dolce carità, che mai vien meno
Deh co 'l tuo fuoco i bassi miei pensieri
Scaccia, e di te sol mi riscalda il petto.

Una carità viddi al Signor Isidoro Ruberti Auditor del Cardinal Sal-
viati, gentil'huomo di molta bontà et di varia eruditione ornato et
però assai caro al suo Signore. Era questa Carità rappresentata da un ar-
bore d'oliva, al quale cominciava a seccar' alcuni rami, e dal tronco d'esso
usciva un liquore che dava nodrimento ad alcune herbe e alboretti parte
de' quali uscivano dalle radici dell'arbor grande, e parte d'essi più di lon-
tano. Credo vogli significare che la carità et colui che la vuol usare de-
ve toglier del nodrimento a sé per compartirlo ad altri, e prima a' più pros-
simi e poi a' più lontani. Quell'herbette credo significhino alcuni aiuti
che dà a maritar Zitelle secondo intendo et gl'alboretti certo sono alcuni
Giovani che a sue spese tiene qui in Roma a studio, tra quali sono Ludo-
vico et Marc'Antonio Ruberti, uno Nipote del Sig. Gio. Matteo Ru-
berti, che fu Secretario di Paolo IV. e poi di Pio V., l'altro Nepote del
Sig. Francesco Ruberti, che fu Secretario di Sisto V., mentre erano Car-
dinali, i quali restati poco commodi, sono dal detto Sig. Isidoro in tutto
nodriti. Et perché sopra l'arbore vi è un motto che dice   Moriens reviviscit,
par che anche voglia dire che mentre egli invecchia et va alla fine nodren-
do quelli giovani in esso rinasca.

Castità.

Donna vestita di bianco s'appoggi ad una colonna, sopra la quale vi
sarà un crivello pieno d'acqua, in una mano tiene un ramo di cinna-
momo, nell'altra un vaso pieno d'anella, sotto alli piedi un serpente mor-
to et per terra vi saranno danari et gioie.


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