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Simplicius - In Physicam » Plato - Timaeus » Ripa, Cesare Iconologia - p. 82

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]


in biasmo et irrisione dell'ingiustitia de i Giudici, dell'avaritia et
corruttela de' Pretori, de' cattivi costumi et disgratie de i Cittadini et si-
mili altre cose, la qual licenza poi riformando et le sciocchezze del riso
et buffonerie a fatto togliendo la Comedia nuova (richiedendo così altra
fortuna di stato e di governo et altra ingegnosa et savia inventione de
gl'huomini) s'astrinse a certe leggi et honestà più civili, per le quali il
suggetto, la locutione et ancora la dispositione di essa è fatta molto diver-
sa da quello che soleva essere della sopradetta Comedia vecchia, come
può il Lettore vedere a pieno le differenze tra l'una e l'altra nella Poetica
dello Scaligero, nel primo libro detto l'Historia al cap. 7. L'offitio dunque
della vecchia Comedia essendo di tirare li vitii et attioni de gl'huomini
in riso et sciocchezza perciò si è fatta la detta figura di tal viso et forma
che s'andrà di mano in mano dichiarando.
Le vesti stracciate et rappezzate, così per il soggetto che haveva alle ma-
ni, come per le persone che facevano così fatta rappresentatione, non v'in-
tervenendo come nella Tragedia persone Regali, né come nella Come-
dia togata o protestata de' Romani Cittadini di conto.
Per li varii colori del suo vestimento si dimostra la diversità et incon-
venienza di più cose che poneva insieme in una compositione et anco il
vario stile, meschiando insieme diversi generi di cose.
La scimia che li porge la cestella mostra la sozza imitatione per mezo
la quale faceva palesi li vitii et le bruttezze altrui che si dimostrano o per
li sozzi et venenosi animali che ella con riso et sciocchezza scopre al po-
polo, di che un esempio si può vedere nel Gurguglione di Plauto:
Tum isti Graeci palliati, capite operto qui ambulant
Qui incedunt suffarcinati, cum libris, cum sportulis
Constant, conferunt, sermones inter se tamquam drapetae
Obstant, obsistunt, incedunt cum suis sententiis
Quos semper bibentes videas esse in aenopolio
Ubi quid surripuere, operto capitulo caldum bibant
Tristes atque ebrioli incidunt.

Le saette nella destra significano gl'acuti detti et l'aspre maledicenze,
con le quali licentiosamente feriva et occideva la fama et riputatione de'
particolari huomini onde Horatio nella Poetica parlando della spetie di
poesia viene a dire della Comedia vecchia in tal modo:
Successit vetus his comaedia, non sine multa
Laude sed in vitium libertas excidit, et vim
Dignam lege regi, lex est accepta, chorusque
Turpiter obticuit sublato iure nocendi.

Et il detto Horatio ancora nel lib. 1. de'Sermoni, nella Satira quarta,
così parlò delli Scrittori della Comedia Vecchia:
Eupolis, atque Cratinius, Aristophanesque Poetae
Atque alii quorum Comaedia prisca virorum
Si quis erat dignus describi, quod malus, aut fur
Quod moechus foret, aut sicarius, aut alioqui
Famosus multa cum libertate notabant.


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