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Varro, Marcus Terentius - luogo non identificato » Ripa, Cesare Iconologia - p. 113

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]


i buoni e la giustitia.
Il vestimento rosso dimostra che i suoi pensieri sono tutti sanguigni.
Per lo rosignuolo si viene accennando la favola di Progne e di Filome-
na, vero indicio di crudeltà, onde disse l'Alciato:
Ecquid Colchi pudet vel te Progne improba? mortem
Cum volueris propriae prolis amore subit.


Crudeltà.

Donna ridente vestita di ferruggine, con un grosso diamante in mezo
al petto, che stia ridendo in piedi con le mani appoggiate a i fianchi,
e miri un incendio di case et occision di fanciulli rivolti nel proprio sangue.
La crudeltà è una durezza d'animo che fa gioire delle calamità de gl'al-
tri, et però le si fa il diamante che è pietra durissima e per la sua durezza
è molto celebrata da' Poeti in proposito della crudeltà delle donne.
L'incendio e l'occissione rimirante col viso allegro sono i maggior se-
gni di crudeltà di qualsivoglia altro et pur di questa sorte d' huomini ha
voluto poter gloriarsi il mondo a' tempi passati nella persona di più di un
Nerone et di molti Herodi, accioché non sia sorte alcuna di sceleraggi-
ne, che non si conservi a perpetua memoria nelle cose publiche che son
l'historie fabricate per esempio de' posteri.

Cupidità.

Donna ignuda, c'habbia bendati gl'occhi con l'ali alle spalle.
La cupidità è un appetito fuor della debita misura ch'insegna la
ragione, però gl'occhi bendati sono segno che non si serve del lume del-
lo intelletto. Lucretio lib. 4. de Natura Rerum:
Nam faciunt homines plerumque cupidine caeci
Et tribuunt ea, quae non sunt tibi commoda vere.

L'ali mostrano velocità, con le quali essa segue ciò che sotto spetie di
buono et di piacevole le si rappresenta.
Si fa ignuda perché con grandissima facilità scuopre l'esser suo.

Curiosità.

Donna con vestimento rosso et azurro, sopr'il quale vi siano spar-
se molt'orecchie et rane, haverà i capelli dritti, con le mani alte, col
capo che sporga in fuora et sarà alata.
La curiosità è desiderio sfrenato di coloro che cercano sapere più di
quello che devono.
Gl'orecchi mostrano che il curioso ha solo il desiderio d'intendere et di
sapere cose riferite da altri. E S. Bernardo de Gradib. Superb., volendo di-
mostrare un Monaco curioso, lo descrive con questi segni così dicendo:
Si videris monacum evagari, caput erectum, aures portare suspensas, curiosum cognoscas.
Le rane per haver gl'occhi grossi son'inditio di curiosità, e per tal signi-
ficato son prese da gl'antichi, percioché l'Egittii quando volevano signi-
ficare un huomo curioso rappresentavano una rana e Pierio Valeriano


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