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Biblia, Col » Ripa, Cesare Iconologia - p. 170

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]


I due piccioli fanciulli che prendono il latte dalla lupa si fanno per me-
moria di Romolo e Remo fratelli, fondatori di Roma, i quali furono tro-
vati alla riva del Tevere esposti, che pigliavano il latte da una lupa.
Si corona detta figura in memoria delle vittorie de' Romani, che per-
ciò si vede il ritratto in alcuni luoghi che detta figura sia coronata non so-
lo de' fiori e frutti, ma di lauro.
Il cornucopia con la diversità de' frutti significa la fertilità del paese
dove passa.
Il remo dimostra esser fiume navigabile et commodo alle mercantie.

Tevere, come dipinto da Virgilio nel settimo dell'Eneide.

Quando in ripa del fiume il Padre Enea
Sotto l'aperto Ciel post'a giacere
Diede alle membra al fin breve riposo
Et ecco il Dio del luogo, il Tebre stesso
Da gl'oppi folti tra le spesse fronde
Parve ch'uscisse dal tranquillo fiume,
Vestito d'un sottil ceruleo velo,
E di frondosa canna cinto il crine.

Il vestimento del colore ceruleo si fa per dimostrare la chiarezza del-
l'acque, essendo all'hora più chiara quando meglio riceve il colore del
cielo, et però fu dimandato il Tevere Albula da principio, che poi da Ti-
berino Re de gl'Albani nel Tevere sommerso fu chiamato Tiberi et
hoggi Tevere.
Potrassi anco far il velo di color flavo, perché così lo dipinge Virgilio
nel 7. dell'Eneide.
Et multa flavus arena Tyberis. Et Horatio: Vidimus flavum Tyberin.
La ghirlanda di canna che gli dà Virgilio conviene a tutti i fiumi, per-
ché facilmente nascono in luoghi acquosi.

Arno.

Un vecchio con barba e con capelli longhi, che giacendo sia posato
con un gomito sopra un'urna dalla quale esca acqua, haverà que-
sta figura cinto il capo da una ghirlanda di faggio et a canto vi sarà a
giacere un leone, il quale tenghi con le zampe un giglio rosso, che l'uno e
l'altro dinotano l'antica arme di Fiorenza, principal Città della Toscana,
per mezo della quale passa l'Arno.
Dicesi che altre volte i Fiorentini si elessero per loro insegna fra tutti i
fiori il giglio biancho in campo rosso, ma poi per alcune discordie nate
tra di loro, come racconta Cristoforo Landini, elessero il giglio rosso in
campo biancho.
Elessero parimente fra gl'animali il leone, sì come Re di tutti gl'anima-
li e fra gl'huomini eccellenti per il loro maggior sigillo Hercole.
Gli si fa la ghirlanda del faggio per dinotare che l'Arno, secondo che
racconta Strabone, esce dal lato destro del monte Apennino da un luogo
chiamato Falterona, ove è gran copia di faggi.
Scende questo fiume dal sopradetto luogo, da principio come un ruscello


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