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Diogenes Laertius - Vitae philosophorum » Ripa, Cesare Iconologia - p. 182

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]


con un motto per cimierio, che dica:   His frugibus. La spada si-
gnifica la fortezza et valor del corpo e la serpe la prudenza et virtù dell'
animo, con le quali due virtù spesse volte si vedono salire l'huomini di vi-
le conditione alla trionfal corona d'alloro, cioè ad alti honori della militia.

Fortezza del corpo congiunta con la generosità dell'animo.

Donna armata, come s'è detto, nella destra tenga la clava d'Hercole,
in capo per elmo una testa di leone, sì come si vede nelle statue an-
tiche.

Fortuna.

Donna con gl'occhi bendati, sopra un albero, con un'asta assai lun-
ga percuota i rami d'esso et ne cadono varii istromenti appartenen-
ti a varie professioni, come scettri, libri, corone, gioie, armi etc. Et così la
dipinge il Doni. Alcuni dimandano Fortuna quella virtù operatrice del-
le stelle, le quali variamente dispongono le nature de gl'huomini, movendo
l'appetito sensitivo et per mezo di quello inclinando anco in certo modo
senza sforzarlo l'appetito ragionevole, in modo che non ne senta violen-
za nell'operare, ma in questa figura si pigli solo per quel successo casuale
che può essere nelle cose che senza intentione dell'agente rarissime volte
suol avvenire, il quale, per apportare spesse volte o gran bene o gran ma-
le, gli huomini, che non sanno comprendere che cosa alcuna si possa fa-
re senza l'intentione di qualche agente, hanno con l'imaginatione fabri-
cata come signora di quest'opre questa che dimandano Fortuna et è per
le bocche dell'ignoranti continuamente. Si dipinge cieca communemen-
te da tutti gl'autori gentili, per mostrare che non favorisce più un huomo
che un altro, ma tutti indifferentemente ama et odia, mostrandone que'
segni che 'l caso le appresenta, quindi è ch'essalta bene spesso a' primi ho-
nori un scelerato, che sarebbe degno di supplicio, et un altro meritevole
lascia cadere in miseria e calamità. Però questo dico, secondo l'opinione
de' gentili, e che suole seguir il volgo ignorante che non sa più oltre; ma
la verità è che il tutto dispone la divina providenza, come insegna S. To-
maso lib. 3. contra Gentes cap. 92., citato di sopra. Gli huomini che stanno
intorno all'albero danno testimonio di quel detto antico che dice:   Fortu-
nae suae quisque faber
, perché se bene alcuno potesse esser (come si dice) ben
fortunato, nondimeno s'egli non è giuditioso in drizzare il camino della
vita sua per loco conveniente, non è possibile che venga a quel fine che
desiderava nelle sue operationi.

Fortuna.

Donna a sedere sopra una palla et a gl'homeri porta l'ali.

Fortuna.

Donna co 'l globo celeste in capo e in mano il cornucopia. Il globo ce-
leste dimostra, sì come egli è continuo moto, così la fortuna sempre


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