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Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]


gl'honori et le dignità mondane, con la scorta et guida delle virtù, il che
insegnano i due Tempii misticamente da M. Marcello fabricati, perché
l'uno dedicato all'Honore non haveva l'entrata, se non per quello di essa
Virtù.

Hippocresia.

Donna con faccia et mani leprose, vestita di pelle di pecora bi-
anca, con una Canna verde in mano, la quale habbia le sue foglie et
pennacchio. I piedi medesimamente saranno leprosi et nudi, con un lu-
po che esca di sotto alla veste di essa et con un Cigno vicino.
Quello che disse Christo Signor Nostro in S. Matteo al cap. 23. basta
per l'intelligenza di questa imagine, perché volendo improverare a gli
Scribi et Farisei la loro Hipocresia disse che erano simili a' sepolcri,
che sono belli di fuori et dentro pieni di ossa d'huomini morti et di puz-
za. Adunque Hipocresia non sarà altra che una fintione di bontà et san-
tità in quelli che sono maligni et scelerati; però si dipinge donna leprosa,
vestita di habito bianco, perché il color della veste significa l'habito vir-
tuoso che artifitiosamente ricopre la lepra del peccato, che sta radicato
nella carne e nell'anima.
La Canna verde è simbolo (come dice Hettore Pinto nel cap. 40. di
Ezechielle Propheta) dell'Hippocresia, perché nascendo con abondan-
za di foglie dritta et bella non fa poi frutto alcuno, se non piuma, et den-
tro è vacua et piena di vento. Dell'istesso ancora dice il medesimo Auto-
re dare inditio il Cigno, il quale ha le penne candide et la carne nera.
Il lupo, che si mostra sotto alla veste di pelle diversa dalla sua, è tanto
chiaro per le parole di Christo nell'Evangelio, che non ci bisogna dirne
altro.

Hippocresia.

Donna magra et pallida, vestita d'habito di meza lana, di color ber-
tino, rotto in molti luoghi, con la testa china verso la spalla sinistra,
haverà in capo un velo che le cuopra quasi tutta la fronte, terrà con la
sinistra mano una grossa et lunga corona et un offitivolo et con la destra
mano, con il braccio scoperto, porgerà in atto publico una moneta ad un
povero, haverà le gambe et li piedi simili al lupo.
Hipocresia appresso S. Thomasso 2.2. Quaest. 3. art. 2. è vitio che in-
duce l'huomo di simolare et fingere quel che non è in atti, parole et opere
esteriori, con ambitione vana di essere tenuto buono, essendo tristo.
Magra et pallida si dipinge, percioché come dice S. Ambrosio nel 4.
de i suoi Morali, gl'Hippocriti non si curano di estenuare il corpo per esse-
re tenuti et stimati buoni, et S. Matteo al cap. VI. Cum ieiunatis nolite
fieri sicut Hipocritae tristes exterminant enim facies suas, ut videantur ab homi-
nibus ieiunantes.


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