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Cicero, Marcus Tullius - De oratore » Ripa, Cesare Iconologia - p. 241

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]


capacità, eccetto il Delfino et alcuni altri che si raccontano per maravi-
glia, et come le scaglie con facilità si levano dal corpo de' pesci, così con
gli studii delle lettere si può levare all'huomo il velo dell'ignoranza.

Ignoranza di tutte le cose.

Gl'Antichi Egittii per dimostrare un ignorante di tutte le cose face-
vano una imagine col capo dell'asino che guardasse la terra, perché
al sole della virtù non s'alza mai l'occhio de gl'ignoranti, i quali sono nel-
l'amor di se stessi et delle cose proprie molto più licentiosi de gl'altri, co-
me questo animale più teneramente de gli altri ama i suoi parti, come di-
ce Plinio al lib. XI. cap. 35.

Ignoranza.
Ignoranza dipinta da' Greci, come dice Tomasso Garzoni.


Un fanciullo nudo a cavallo sapra d'un asino, ha bendato gl'occhi et
tiene con una mano una canna.
Fanciullo et nudo si dipinge per dimostrare che l'ignorante è sempli-
ce et di puerile ingegno et nudo d'ogni bene.
Si mette a cavallo sopra dell'asino, per esser detto animale privo di ra-
gione et indocile et molto simile a lui, come piace a Pierio Valeriano nel lib.
12. delle Hieroglifice.
La benda che li cuopre gli occhi denota che è cieco affatto dell'intel-
letto et non sa che si fare, et però disse Isidoro Soliloquiorum lib. 2. c. 17.:
Summa miseria est nescire quo tendas.
Se gli dà la Canna in mano per essere cosa fragile et vana et molto de-
gna di lui, sì come dice Pierio Valer. lib. 57. delle Hieroglifiche.

Ignoranza come dipinta da l'Alciati nelle sue Embleme.

Che mostro è questa Sfinge, perché serba
Faccia di donna e le sue membra veste
Piuma d'Augello, e di lione ha i piedi?
Dinota l'Ignoranza che procede
Da tre cagioni, o da intelletto lieve,
O da vaghezza de' piaceri mondani,
O da superbia, che virtù corrompe.
Ma l'huom che sa perch'egli è nato, a questa
S'oppone e vincitor felice vive.


Imitatione.

Donna che nella mano destra tiene un mazzo di pennelli, nella
sinistra una maschera et a' piedi una scimia.
L'imitatione si vede in qual si voglia attione overo opera fatta ad al-
cun'altra somigliante, et però si dipinge con un mazzo di pennelli in ma-
no, come istromenti dell'arte, imitatrice de' colori et delle figure dalla na-
tura prodotte o dall'arte istessa.
La maschera et la scimia ci dimostrano l'imitatione dell'attioni hu-
mane, questa per essere animale atto per imitare l'huomo co' suoi gesti


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