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Pseudo-Dionysius - De divinis nominibus » Ripa, Cesare Iconologia - p. 249

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione d'Imagini delle Virtù, Vitii, Affetti, Passioni humane, Corpi celesti, Mondo e sue parti [1611]


finisce in coda di serpente, mostrando in prima faccia l'ingannatore bon-
tà et cortesia, per allettare i semplici et invilupparli nell'orditura delle
proprie insidie, come la Pantera che occultando il capo et mostrando
il dosso alletta con la bellezza della pelle varie fiere, le quali poi con subi-
to empito prende et divora.

Inganno.

Donna con una maschera di bellissima giovane et riccamente orna-
ta et sotto si scuopra parte del viso di vecchia molto difforme e
canuta.
In una mano tien un vaso che mesce dell'acqua et con l'altra in quel cam-
bio sporge un vaso di fuoco. La sua veste sarà dipinta a maschere di più
sorti, perché in ogni occasione l'huomo che per habito o per natura pro-
cede doppiamente la sua fraude et l'inganno apparecchia.

Inganno.

Huomo coperto da una pelle di capra, in modo che a pena gli si veda
il viso. In mano tenga una rete con alcuni sarghi pesci, di forma
simili all'orata dentro d'essa.
Così scrive l'Alciato et ne dà ragione con versi latini. Il concet-
to dice così:
Ama il sargo la capra e 'l Pescatore,
Che ciò comprende la sua pelle veste
Onde ingannato il misero amatore
Convien che preso a le sue insidie reste;
Così la meretrice con inganni
Prende l'amante cieco a' proprii danni.


Inganno.

Huomo vestito di giallo, nella mano destra tenga molti hami et nella
sinistra un mazzo di fiori, dal quale esca un serpe.
Si dipinge con gli hami in mano, come quelli che coperti dall'esca
pungono et tirano pungendo la preda, come l'ingannatore, tirando gl'ani-
mi semplici dove ei desidera, li fa incautamente precipitare. Onde Hora-
tio de Cenipeta così dice:
Occultum visus decurrere piscis ad hamum.
Il mazzo di fiori co'l serpe in mezzo significa l'odor finto della bontà,
donde esce il veleno vero de gli effetti nocivi.

Ingiuria.

Donna giovane, d'aspetto terribile, con gl'occhi infiammati, vesti-
ta di rosso, con la lingua fuori della bocca, la quale sarà simile a
quella del serpe, et dall'una et l'altra parte haverà molta saliva. In
mano tenga un mazzo di spine et sotto i piedi una bilancia. Aristotile
nella sua Rettorica dice che è proprio de' giovani, per l'abondanza del
sangue et per lo calor naturale, esser arditi et confidenti nell'ingiuriare
altrui, come anco perché, amando i giovani l'eccellenza, vogliono sopra-
stare a gli altri nel modo che possono, et però giovane l'Ingiuria si rappresenta,


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