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Ficino, Marsilio

El libro dell'amore


Grato è a noi el vero e optimo costume dell'animo, grata ci è la
spetiosa figura del corpo, grata la consonanza delle voci; e
perché queste tre cose l'animo, come a llui accomodate e quasi
incorporali, di più prezzo assai stima che l'altre tre, però è
conveniente che lui queste più avidamente ricerchi, con più
ardore abbracci, con più vehemenza si maravigli. E questa
gratia di virtù, o figura, o voce che chiama l'animo ad sé
rapisce per mezzo della ragione, viso e audito, rectamente si
chiama bellezza. Queste sono quelle tre gratie delle quali così
parlò Orfeo: «Splendore, viridità e letitia abbondante». Orfeo
chiama splendore quella gratia e bellezza dell'animo, la quale
nella chiarezza delle scientie a costumi splende; e chiama viri-
dità, cioe verdezza, la suavità della figura e del colore, perché
questa maxime nella verde gioventù fiorisce; e chiama letitia
quel sincero, utile, e continuo dilecto che ci porge la musica.


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