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Aristoteles - De anima » Ficino, Marsilio El libro dell'amore - p. 195

Ficino, Marsilio

El libro dell'amore



Capitolo V
Come facilmente s'innamora.


Dirà forse alcuno «Oh può egli uno sottile razzo, levis-
simo spirito, pocolino sangue di Phedro, tanto presto, tanto
forte, tanto pestilentialmente tutto Lysia travagliare?», io ri-
sponderò che questo non parrà maraviglioso se si considerrà
l'altre infermità che per contagione s'appiccano: pizzicore,
rogna, lebbra, mal di pecto, tisico, male di pondi, rossore
d'occhi, pestilentia. E dico che la contagione dello amore age-
volmente viene, e è sopra tutte le pestilentie gravissima, imperò
che quello spiritale vapore e sangue, el quale dal più giovane
nel più vecchio s'infonde, ha quattro qualità, come di sopra
tractamo: egli è chiaro, sottile, caldo e dolce. Perché egli è
chiaro, si consuona molto con la chiarezza degli occhi e degli
spiriti che sono nel vecchio, e per questa consonantia lusinga
e allecta: per questo adviene che da quegli avidamente si bee.
Perché egli è sottile, al cuore velocemente vola, e da quello
facilmente per le vene e pe' polsi in tutto el corpo si sparge.
Perché egli è caldo, con vehementia adopera e muove el sangue
del vecchio, convertendolo in sua natura; e questo toccò così
Lucretio: «Di qui quella gocciola della dolcezza venerea, stil-


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