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Phaedrus » Ficino, Marsilio El libro dell'amore - p. 24

Ficino, Marsilio

El libro dell'amore


imperò che sì come el sole illumina e corpi e scalda, simil -
mente Iddio lume del vero agli animi concede e ardore di
carità. Questa comparazione del sexto libro della Republica
di Platone certamente in questo modo come udirete si trae.
Veramente el sole e corpi visibili crea, e così gli occhi co'
qual'e' si vede; e acciò che gli occhi veghino infonde in loro
spirito rilucente, e acciò che e corpi sieno veduti questi di colore
gli dipigne. Né ancora el proprio razzo agli occhi, né e proprii
colori a' corpi all'uficio del vedere sono abastanza, se già
quello lume che è uno sopra tutti e lumi, dal quale lume molti
e proprii lumi agli occhi e a' corpi sono distribuiti, in loro
non discenda e quegli inlumini, desti e aumenti. In questo
medesimo modo quel primo acto di tutte le cose el quale si
dice Idio, producendo le cose, a ciascuna ha donato spetie
e acto, el quale acto certamente è debole e impotente alla exe
cutione dell'opera, perché da cosa creata e da patiente subiecto
fu ricevuto. Ma la perpetua e invisibile unica luce del divino
sole sempre a tutte le cose, con la sua presentia, dà conforto
e vita e perfectione. Della qual cosa divinamente cantò Orfeo,
dicendo esso Iddio confortare tutte le cose e sé sopra tutte
spandere
. In quanto Iddio è acto di tutte le cose e quelle
aumenta, si chiama bene; in quanto egli secondo le loro possi-
bilità le fa deste, vivaci, dolce e grate e tanto spirituali quanto
esser possono, si dice bellezza; in quanto egli allecta quelle tre


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