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Biblia, 2 Cor » Ripa, Cesare Iconologia - p. 42

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione dell'Imagini universali [1593]


suo amando. Ancora per la carità volle che s'interpretasse il fuo-
co Christo Nostro Signore in quelle parole: Ignem veni mittere in
terram, et quid volo, nisi ut ardeat?
I tre fanciulli dimostrano che se
bene la carità è una sola virtù, ha nondimeno triplicata potenza, es-
sendo senz'essa et la fede et la speranza di nissun momento. Il che mol-
to bene espresse il Signor Giovan Buondelmonte nel Sonetto fatto da
lui in questo proposito ad imitatione delle parole di S. Paolo et di-
ce così:
O più d'ogn'altro raro e pretioso
Dono, ch'in noi vien da celeste mano,
Così havess'io lo stile alto e sovrano,
Come son di lodarti desioso.
Tu in cor superbo mai, né ambitioso
Non hai tuo albergo, ma in benigno e humano,
Tu patiente sei, non opri in vano
Ne del ben far sei tumido, o fastoso.
Ogni cosa soffrisci e credi e speri,
Non pensi al mal, di verità sei pieno
In ricchezze, in honor non poni affetto
O dolce Carità, che mai vien meno
Deh col tuo foco i bassi miei pensieri
Scaccia, e di te sol mi riscalda il petto.


Chiarezza.

Una giovane ignuda, circondata di molto splendore da tutte
le bande et che tenga in mano il Sole.
Chiaro si dice quello che si può ben vedere per mezzo della luce
che l'illumina et fa la chiarezza. Et chiarezza dimanderemo quel-
la fama che l'huomo o con la nobilità o con la virtù s'acquista. Si
dice ancora Chiarezza una delle quattro doti de' Beati in Cielo et in
ciascuno di questi significati.
Si dipinge giovane perché nel fiorire de' suoi meriti, ciascuno si di-
ce essere chiaro per la similitudine del Sole che fa visibile il tutto.

Clemenza.

Donna sedendo sopra un leone, nella sinistra mano tiene un'
asta e nella destra una saetta, la quale mostri di non lanciarla,
ma di gittarla via. Così è scolpita in una medaglia di Severo Impera-
tore con queste lettere.   Indulgentia Aug. incar


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