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Simplicius - In Physicam » Plato - Timaeus » Ripa, Cesare Iconologia - p. 106

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione dell'Imagini universali [1593]



Giudicio giusto.

Huomo vestito con habito lungo et grave, habbia in guisa di
monile, che gli penda dal collo un cuore humano, nel quale sia
scolpita una imaginetta che rappresenti la Verità; egli stia co 'l capo
chino et con gli occhi bassi a contemplare fissamente detto monile, ten-
ga a' piedi alcuni libri di legge aperti, il che dinota che il vero et
perfetto giudice deve essere integro et non deve mai per qual si vo-
gli accidente rimuovere gli occhi dal giusto delle sante leggi et dalla
contemplatione della pura et intera verità. Vedi Pierio Valeria-
no nel lib. 51.

Giuoco
dall'Antico.


Un Fanciullo ignudo, alato, con ambedue le mani distese in alto,
prendendo una di due treccie, che pendono da una testa di Don-
na, che sia posta in qualche modo alta, che il Fanciullo non vi possa
arrivare affatto. Sia questa testa ornata d'un panno che discenda insi-
no al mezo di dette treccie et vi sarà scritto:   iocus.
Si fa alato, perché il giuoco consiste nella velocità del moto, con
scherzo; però disse Horatio:
Sive tu mavis Erycina ridens,
Quam Iocus circumvolat et Cupido.

Il resto si vede presso a quelli che scrivono della deità de gli
antichi.

Giuramento.

Huomo vecchio, in habito di Sacerdote, per dimostrare che
è cosa sacra et religiosa et per antico costume usitata; in mano
tiene la figura di Giove irato, con due folgori in mano.
Pausania ne gli Eliaci scrive che Giove Norcio, cioè vendicatore
de' giuramenti, presso a' Greci era figuarato nella detta maniera, per
spaventare quelli che giurano con la dimostratione del supplicio de'
falsi giuramenti.

Giurisdittione.

Huomo vestito di porpora, nella destra mano tenga uno Scet-
tro, il quale è vero indicio di natural Giurisdittione et nell'al-
tra i Fasci consolari che si portavano per segno di questo medesimo.


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