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Aristoteles - De sensu et sensibilibus » Ripa, Cesare Iconologia - p. 214

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione dell'Imagini universali [1593]



Pietà. de' figliuoli
verso i Padri.


Un Giovane che porti sopra le spalle un vecchio, fuggendo l'in-
cendio, per la ricordanza della pietà di Enea.

Pigritia.

Donna con faccia et fronte grande et naso grosso et con
le gambe sottili, starà a sedere in terra.
L'Ariosto:
Da l'altro la Pigritia in terra siede
Che non può andare e mal si regge in piede.


Pioggia.

Una Fanciulla, vestita di bigio, haverà in capo una ghirlanda di
sette Stelle, delle quali ve ne sarà una oscura et nel petto ne
haverà 17., delle quali ne saranno 7. oscure et diece chiare. In mano
terrà un Ragno, che faccia la tela. Le sette Stelle che porta in capo
sono le Pleiadi, le quali spesse volte sono cagione di pioggia, onde Sta-
tio nel quarto lib. delle Thebaide dice:
Inache Persea neque enim violentior exit
Amnis humo cum Taurum, aut Pleiadas hausit aquosas.

Et per le sette Stelle del petto intende Orione, che è una figura la
quale quando apparisce fa pioggie et tempeste assai. Però Virgilio nel
primo dell'Eneide dice:
Cum subito assurgens fluctu nimbosus Orion.
Et Propertio nel secondo dell'Elegie dice:
Non haec Pleiades faciunt neque aquosus Orion.
Il Ragno, quando è tempo da piovere, fa la tela sua con più assi-
duità che quando è sereno, quasi naturalmente consapevole della de-
bolezza di quella, percioché ne' sereni l'aria è più pura et sottile, et
per conseguenza più mobile, onde più agevolmente dal moto dell'a-
ria detta tela può essere rotta et stracciata, però la fa quando l'aria è
più humida et più grossa et si muove con più difficoltà. Onde dice Pli-
nio nel XI. lib. dell'Historia Naturale, parlando de' Ragnateli, aedem se-
reno non texunt, nubilo texunt, ideoque multa aranea imbrium signa.


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