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Biblia, Ps » Ripa, Cesare Iconologia - p. 226

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione dell'Imagini universali [1593]


medesimi ogni mattina nello specchio.
Il Cervo nel modo detto, il medesimo mostra che il Dardo et il Pe-
sce, perché, quanto le lunghe et disposte gambe l'incitano al corso, tan-
to lo ritarda il grave peso delle corna et il pericolo di impedirsi con es-
sa fra le selve et gli sterpi. È a proposito ancora il ruminare di que-
sto animale al discorso che precede la risolutione de' buoni pensieri.
Né m'increscerà a questo proposito scrivere il Sonetto del gentile Sig.
Giovanni Buondelmonte, che dice così:
Rara e nobil virtù, che sola rendi
Via più d'ogn'altra l'huom di laude degno,
Et sei del viver nostro alto sostegno,
Et del tuo bene oprar sol gloria attendi.
Tu luogo e tempo accortamente prendi,
E distingui, risolvi e tocchi il segno
Del passato discorri et per tuo ingegno,
Scorgi il futuro et il presente intendi.
Ordinata ragion, tu guida et duce
Di chi governa sei, di chi consiglia,
Et biasmo e danno sai schivar sovente,
Prudenza amata et cara, altera Figlia
Di Giove, un raggio almen de la tua luce
L'ignoranza disgombra a la mia mente.


Prudenza.

Donna, la quale tiene nella sinistra mano una Testa di morto
et nella destra una Serpe.
La Testa di morto dimostra che per acquisto della Prudenza mol-
to giova guardare il fine et il successo delle cose, et per essere la Pru-
denza in gran parte effetto della Filosofia, la quale è secondo i migliori Fi-
losofi una continova meditatione della morte, s'impara che il pensare
alle nostre miserie è la strada reale per l'acquisto di essa.

Pudicitia.

Donna vestita di bianco, nella destra mano tiene un Armelli-
no et ha il Volto velato. Ogni peccato è macchia dell'anima, smi-
nuendo la candidezza che ella hebbe nel nascer suo, quando non era ancor
rea, se non dell'original peccato de' nosatri Padri, dal qual resta monda
per lo Santo Battesimo, ma propriamente pare che solo dalle cose Ve-
neree si dicano gli huomini restar macchiati et immondi dimandando-
si da' Latini Polluto solo colui che in simili piaceri è immerso. Et chi in


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