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Lucretius Carus, Titus - De rerum natura » Ripa, Cesare Iconologia - p. 11

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione dell'Imagini universali [1593]



Amicitia.

Donna vestita di bianco, per la medesima ragione detta di so-
pra haverà i capelli sparsi, sotto il braccio sinistro terrà un ca-
gnolino bianco abbracciato et stretto, nella destra mano un mazzo
di fiori et sotto al piede destro una testa di morto.
I capelli sparsi sono per le ragioni già dette. Il cagnolino bianco
mostra che si deve conservare netta d'ogni macchia all'amico la pu-
ra fideltà. Per i fiori s'intende l'odore del buon ordine che cagiona
l'amicitia nel consortio et nella commune usanza de gl'huomini. Sot-
to al piè destro si dipinge la testa di morto calpestrata perché la vera
amicitia genera spesse volte per servigio dell'amico il dispregio della
morte. Però disse Ovidio, lodando due cari amici nel 3. lib. de Ponto:
Ire iubet Pylades, charum periturus Orestem
Hic negat, inque vicem pugnat uterque mori.


Amicitia.

Le tre Gratie ignude, ad una delle quali si vedrà le spalle et al-
le altre due il viso congiungendosi con le braccia insieme. Una di
esse haverà in mano una Rosa, l'altra un Dado e la terza un mazzo
di Mirto. Dall'imagine di queste tre Gratie, senza dubbio, si regola la
buona et vera amicitia, secondo che gl'antichi pensavano, impe-
roché l'amicitia non ha altro per suo fine che il giovare et far be-
neficio altrui et non lassarsi superare in benevolenza, et come
tre sono le Gratie de gli Antichi, così tre gradi i beneficii tengono nel-
l'amicitia. Il primo è di dar le cose, il secondo di ricever l'altrui, il
terzo di render il contracambio. Et delle tre Gratie l'una stringe la ma-
no overo il braccio dell'altra, perché l'ordine del far il beneficio altrui
è che debbia passare di mano in mano et ritornare in utile di chi
lo fece prima et in questa maniera il nodo dell'amicitia tiene stretta-
mente gl'huomini uniti fra di loro. Si rappresentano queste Gratie
ignude, perché gli huomini insieme l'un l'altro debbano esser d'animo
libero et sciolto da ogni inganno; una sola volge le spalle et due
volgono il viso per mostrare che sempre duplicato si deve rendere
il beneficio all'amico. Si fanno allegre nell'aspetto, perché tale si
deve dimostrare chi fa beneficio altrui et tali ancora coloro che lo
ricevono. Hanno l'apparenza virginile perché l'amicitia non vuol
esser contaminata dalla viltà d'alcuno interesse particolare. La Rosa
significa la piacevolezza, quale sempre deve essere tra gl'amici, essen-
do fra di loro continua unione di volontà. Il Dado significa l'andare


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