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Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione dell'Imagini universali [1593]


però gli antichi lo figurarono nella imagine d'Hercole et lo diman-
davano con nome di Virtù, non havendo questa voce, che è nata dal
Valore, che si dice da' pregi delle mercantie, vendendosi più delle al-
tre cose quello che è più raro et che più si stima. Al che ha corrispon-
denza il prezzo, nel quale da se stesso si mantiene presso a gli altri
l'huomo valoroso, l'officio del quale si esprime in un verso di Vir-
gilio, che dice:
Parcere subiectis et debellare superbos.
Et si manifesta con l'uccisione del Serpente, che avvelena, et con
tener serrata et impedita la Volpe, che solo destreggiando inganna sen-
za gran nocumento.

Valore.

Huomo di età virile, vestito d'oro, nella destra mano tiene una
Ghirlanda d'Alloro et uno Scettro et con la sinistra accarezza
un Leone, il quale gli si appoggia al sinistro fianco.
All'età Virile si appoggia il Valore facilmente, perché suol per se
stessa portare la fortezza dell'animo et la robustezza del corpo et co-
me l'oro nelle fiamme s'affina, così la perfettione dell'huomo s'acqui-
sta nelle fiamme de gli odii nudriti o dall'invidia o dalla fortuna.
Gli si fa lo Scettro, perché al Valore si devono di ragione i Gover-
ni et le Signorie et la Corona d'Alloro, che sempre mantiene il ver-
de senza impallidirsi, dimostra l'officio dell'huomo valoroso, secondo
il detto di Horatio:
Nil conscire sibi, nulla pallescere culpa.
perché la Pallidezza è segno ne' pericoli di poco valore.
Il Leone, col quale si accarezza dimostra che è opra di vero valo-
re saper acquistar gli animi de gli huomini fieri et bestiali, con provo-
carli alla benevolenza, spogliandoli con particolar garbo de' costumi
maligni et delle maniere spiacevoli.

Vanità.

Giovanetta, ornatamente vestita, con la faccia lisciata, por-
ti sopra alla testa una Tazza con un Core.
Vanità si dimanda nell'huomo tutto quello che non è drizzato a
fine perfetto et stabile, per essere solo il fine regola delle nostre attioni,
come dicono i Filosofi. E perché il vestire pomposamnte et il lisciar-
si la faccia si fa per fine di piacer ad altri, con intentione di cosa vile et po-
co durabile, però questi si pongono ragionevolmente per segno di Vanità.
È Vanità medesimamente scoprire a tutti il suo core et i suoi pensieri,


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