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Varro, Marcus Terentius - De lingua latina » Bruno, Giordano Cabala - p. 850

Bruno, Giordano

Cabala del cavallo Pegaseo

o bue dal pozzo dove è cascato; intendeno
gli divini scrittori che l'asino è l'uomo semplice, il bue è l'uomo
che sta sul naturale, il pozzo è il peccato mortale, quel che cava
l'asino dal pozzo è la divina grazia e ministero che redime gli
suoi diletti da quell'abisso. Ecco, dunque, qualmente il popolo
redemuto, preggiato, bramato, governato, addirizzato, aver-
tito, corretto, liberato e finalmente predestinato, è significato
per l'asino, è nominato asino. E che gli asini son quelli per gli
quali la divina benedizione e grazia piove sopra gli uomini,
di maniera che guai a color che vegnon privi del suo asino,
certamente molto ben si può veder nell'importanza di quella
maledizione che impiomba nel Deuteronomio, quando
minacciò Dio dicendo: L'asino tuo ti sia tolto
d'avanti, e non ti sia reso
!
Maladetto il regno, sfortunata la republica, desolata la
cità, desolata la casa, onde è bandito, distolto ed allonta-
nato l'asino! Guai al senso, conscienza ed anima dove non
è partecipazion d'asinità! Ed è pur trito adagio: ab asino
excidere
, per significar l'esser destrutto, sfatto, spacciato.
Origene Adamanzio, accettato tra gli ortodoxi e sacri dottori,
vuole che il frutto de la predicazione de' settanta doi disce-
poli è significato per li settanta doi milia asini che il popolo
israelita guadagnò contra gli Moabiti: atteso che de quei
settanta doi ciascuno guadagnò mille, cioè un numero per-
fetto, d'anime predestinate, traendole da le mani de Moab,
cioè liberandole dalla tirannia de Satan. Giongasi a questo


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