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Alcibiades I » Della Porta, Giovan Battista Della celeste fisonomia - p. 27

Della Porta, Giovan Battista

Della celeste fisonomia



Della forma che dà a gl'huomini la stella di Marte.
Cap. XV


Ricerca l'ordine che parliamo di Marte. Dice Tolomeo: Quando
Marte sarà orientale, la sua forma sarà meschiata di rosso e
bianco, di buona quantità e giusta carnatura; suoi occhi varii, i
capelli spessi, e mediocri
. Ma Giulio Firmico Materno dice
Marte essendo Signor della genitura fa l'huomo di capelli rossi
et occhi sanguigni
, e brutto. Hali: Se Marte sarà Orientale, è tra 'l bianco
e 'l rosso, di corpo mediocre, di bello essere, di occhi gialli, havrà i capelli
spessi, tra crespi e lisci
. Messahala, fa l'huomo di faccia rossa, che ha capelli
rossi, faccia rotonda, e piacevolmente dishonesta, gli occhi grandi e gialli,
ha una macchia nel piè destro, e ciò di raro fallisce. Doroteo dice lo stesso
che Messahala. Ma Abdila disse che ha il capo curvo e grasso, il color de
la faccia rosso meschiato co'l nero, come quei che caminano per lo Sole, e
quasi non del tutto rosso, o nero. La forma di Menelao dimostra Marte,
perciò che era di capello rossaccio, e di statura mediocre, animoso et eccel-
lente nell'armi, colerico, gridatore, come si descrive da Homero, e Darete
Frigio:
Adorna Menelao grata bellezza
Più che commune, e poderosa, e forte,
E 'l velen de la chioma rosseggiante
Doma la mente, e che mentisce il crine,
Co'l saper mostra, et a chi 'l merta è grato.


Che la forma d'un Martiale si può conoscere dall'aspetto stesso della
stella. Cap. XVI


Se alzaremo gli occhi al cielo, vedremo la stella di Marte luci-
da, focosa, et a guisa di carbone acceso rilucente. Perciò è detta
pyroxis, perché ha il colore simile alla fiamma che brucia, di-
mostrandoci segni di qualità ignea e di colera rossa; però egli è
pieno di horrore e paura, onde meritamente è stato da gl'anti-
chi detto infortunato, et la sua natura vediamo esser tratta dal colore di essa
stella, e mal auguriosa et insalutifera stella, e non prospera, ma minacciosa
e terribile, e perciò ci disegna vita infelice, morte violenta, et infermità ignee,
in modo che né anche a' compagni piaccia la sua compagnia. I Greci lo chia-
mano ἀρης απὸ τοῦ αναρεῖν, cioè dal corrompere, o vero απὸ τοῦ αρὴς. Fornu-
to dice che ha havuto il nome dal danno, e dalla morte. Tolomeo disse che
la stella di Marte brucia e dissecca, sincome conviene al suo color di fuoco.
Perché è di rossa focosità et colera, perciò accresce in noi la colera rossa; fa


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