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Timaeus » Della Porta, Giovan Battista Della celeste fisonomia - p. 28

Della Porta, Giovan Battista

Della celeste fisonomia


la faccia di color rosso, e gl'occhi rossi e sanguigni. Domina alla colera
gialla. La stella non è di corpo molto grande, perciò fa gl'huomini di mo-
derata qualità di corpo, finisce il suo corso in due anni, perciò fa gli huomini
che caminano né tardi, né troppo presti, e perciò nel caminare fanno i passi
grandi e non tardi.

Che la forma di Marte viene dal temperamento.
Cap. XVII


I segni di temperamento caldo habbiamo dimostrato ne i nostri
libri de la Fisognomonica che sono la carne calda al toccare,
aspra, e senza grassezza, il colore rosso, et i capelli neri. Altri di-
cono che presto crescono le vene apparenti, il fiato manife-
sto, la voce ferma, forte e rustica, sudano presto, e digeriscono
bene, i peli sono grossi et crespi, i costumi lascivi. Et per la siccità il corpo è
magro e duro, la carne aspra al tatto, le giunture apparentino, i capelli et i
peli aspri e grossi di color rosso. Mangiano, e digeriscono bene, e nelle fati-
che sono durabili.

Quali costumi dia la stella di Marte.
Cap. XVIII


Dice Tolomeo: Se Marte sarà orientale avanzarà nella sua comples-
sione il calore, e la siccità
. Alcabitio disse che havrà calda com-
plessione
. Leopoldo: Avanzarà in lui la calidità, e siccità. Mater-
no: Fa gl'huomini invitti, et che in niun modo si soggioga-
no, immobili, contentiosi, tardi, violenti, audaci, pericolosi,
et che al spesso sono ingannati, mangiano assai, et carni crude, non ben cot-
te, e digeriscono i cibi, poco prattichi, e si prendono sempre i prencipali luo-
ghi di potestà, non sono affettionati né delle mogli, né de i figli, né de
gli amici, e desiderano le cose d'altri con una invidiosa cupidigia. L'arti, che
essi esercitano, saranno di fuoco et di ferro infocato, cioè tagliamenti et
abbrusciamenti
. Hali dice, se Marte sarà padrone della significatione dello
spirito et in buon stato, fa nascer l'huomo forte, amabile, irato, amatore
dell'armi e di cose appartenenti ad arme, audace, perché ha caro di amare e
far guerre, si espone a i perigli, non obedisce a niuno, né si sottomette, rino-
vator di risse, parlator di cose fatte et audaci imprese, et si vanta di quelle,
et si mette avanti nelle cose e ne' fatti; disprezzatore di tutte le cose, ama
il vincere, avaro, sempre irato, e con tutto ciò di costumi prudenti nelle sue
cose
. Altri aggiungono, si dilettano di vesti rosse, non inclinati all'amor
de i figli e moglie; e perciò molto bene finsero i Poeti che Hercule ammaz-
zò le mogli e i figli; non desiderano altro che guerre con animo audace, et
si forzano seminar guerre. Portaremo per esempio il gran Sforza, perché


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