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Timaeus » Della Porta, Giovan Battista Della celeste fisonomia - p. 31

Della Porta, Giovan Battista

Della celeste fisonomia


Ma che coteste infermità vengano non dalle stelle, ma da gl'humori, ben lo
hanno determinato i Medici. Però che Galeno sopra gl'Aforismi d'Hippo-
crate disse che le pustole coleriche, disperse per tutto il corpo, le risipole, cioè
serpigini, le terzane et le febri ardenti sono causate dall'humor colerico. E
nel libro delle Facoltà naturali dice che le malattie calde sono causate dalla
colera gialla
, così anche nel libro dell'Utilità della respiratione.

La forma, i costumi, et le malattie che sono causate da Marte infelice.
Cap. XXI


Tolomeo dice: Se Marte sarà occidentale, sarà il naso solo di color
rosso, e di moderata qualità di corpo, ha gli occhi piccioli, i capelli
rari, piani, e biondi
. Et appresso dice Leopoldo: Se Marte sarà nel-
la parte occidentale, sarà solamente rosso, di corpo mediocre, di
occhi piccioli, di capelli rari, piani et biondi
. Giulio Firmico di-
ce: Marte, Signor della genitura, fa gl'huomini di capelli rossi, e di occhi
sanguinosi
. Et Hali: Marte se sarà occidentale è di color rosso, di semplice
rossezza, di occhi piccioli, di corpo mediocre, di capelli che pendono al bian-
co, ha la faccia rotonda, et forse con macchie, testa grande, et davanti inal-
zata, nella fronte una percossa o segno, orecchie grandi, aspetto acuto, i denti
lunghi, poca carne, e nel caminare fa i passi grandi
. Messahala disse che fa
l'huomo che ha la faccia rossa, i capelli rossi, la faccia rotonda, et un poco mal
fatta, gli occhi grandi e gialli, l'aspetto horribile, et che ha nel piè sinistro
una macchia, et ciò di rado fallisce. Doroteo dell'aspetto dice lo stesso. Et il
Sacerdote dice, Marte dà a gl'huomini il corpo curvo, et esso mezzo rosso,
talché non sia in tutto rosso, né in tutto nero, come l'hanno quelli che stanno
troppo al Sole, o che caminano a lungo per il caldo. Et alcuna volta l'huomo
Martiale ha alcuni grani rossi nella faccia, et per lo più ha rari peli nella
barba, come gl'Eunuchi. Della sua complessione dice Tolomeo: Vince la
siccità
. Alcabitio dice che è una complessione calda e secca destemperata,
focosa, colerica, e di sapore amaro
. Leopoldo dice lo stesso che Tolomeo.
De i suoi costumi Hali dice in questo modo: Ma se quel che nasce havrà
Marte mal posto, lo fa senza vergogna, svergognatore, amatore de gli am-
mazzamenti e de i gridi bassi, però che parla con voce alta, renovator di ris-
se, di leggiero e poco sentimento, assassino di strade, perché in lui non è pie-
tà, ma è malfattore, mutabile nelle sue cose, abborrisce i parenti, et è abbor-
rito da loro, non conosce Dio, né sa chi egli sia
. Il Materno dice: è di natura
caldo e secco, iracondo, vehemente e precipitoso, essendo spesso incitato a
colera. Il cui significato è tradimento, pugna, ammazzamento, audacia, te-
merità, timore, e difficoltà di fuga, perfido, osceno, incauto, amatore, facile
offesa, varii pensieri, niun giuditio. Significa ancora prencipi violenti, fieri,
inhumani, desiderosi sempre delle altrui morti, pergiuri, ingannatori, inco-
stanti, maledici, scomposti, che contaminano e sporcano ogni cosa, che me-


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