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Aristoteles - De anima » De insomniis » Della Porta, Giovan Battista Della celeste fisonomia - p. 32

Della Porta, Giovan Battista

Della celeste fisonomia

schiano le cose divine con le humane, con tutto ciò ingegnosi, e pronti in
tutte le lor cose con una certa astutia mutabile. Peroché significa un brutto,
senza vergogna, et ingrato. Delle arti esercita la cirugia, e ciò che si fa di
sanguinoso, con un certo sanguinoso piacere
. Altri dicono, facilmente
prenderanno a viaggiare, nel che gli accascaranno fatiche e travagli, e rub-
bamenti, volontieri offenderanno i miseri e quei che potranno, godono de
lo spargimento di sangue, abrusciamento e tagliar di teste, e seguono ladri e
tavernieri, superbi e bugiardi, pergiuri, falsificatori, e tagliatori di monete e
di charte, rompitori di strade, capitani di eserciti, volenterosi nell'operare, e
senza vergogna, parlano minacciosamente, caminano per fuoco, per spade,
rapaci, ingiuriosi, furiosi, e di mali costumi. Il Greco Metione dimostra
d'havere havuto un Marte infelice, essendo di mediocre statura, rossaccio,
con corpo giocondo, vitioso, pertinace, crudele, impatiente; conforme lo de-
scrive Darete, al quale Nepote aggiunge queste cose:
Metion precipitoso empia natura
D'invidia cinge, e di mordaci cure.
Ha grosse membra, e tonde, e apunto gonfie,
Qual di carne saria tumida massa;
Gli bolle l'alma dalle furie accesa
Dentro la testa, e poi nel corpo appare
Bruciato il petto di sanguigne macchie,
E le guancie macchiate, e 'l crin di foco
Inditio dan di furiosa mente.

Le malattie e i perigli ne i quali deono incorrere, dice Materno che sono
difetti per causa di fuoco e ferro, cioè tagliamenti, e brucciamenti, et al
spesso pericolano da luoghi altissimi, e rompe gl'estremi del corpo, et dà
morte repentina e violenta
. Dà febbri calde che vengono da colera brucia-
ta e senza causa, dà frenesia vera e non vera, cozze sanguigne, petinie, e
malattie di fuori, infermità che mangiano il corpo, come cancri e simili;
fuoco sacro, patiranno di timori e pensieri horribili, e ciò che avviene da in-
fiammatione di calore. Ma portandomo gl'esempi, molte cose di queste
che scriviamo saranno più chiare a quei che son rozzi.
Fu Pietro Navarro huomo martiale di larga faccia e di bella indole, ma
si vedeva in esso un non so che di luttuoso e piangente, il color della carne e
de i peli rossaccio, o più tosto ferrigno, di corpo mediocre, di occhi grandi e
sanguinosi, di faccia e barba rotonda, di testa grossa, et davanti eminente.
Fu nelle cose di guerra huomo di eccellente ingegno, et nel cavare mine,
empiendole di polvere d'artiglieria, con la violentia del fuoco reluttante;
buttava a terra le torri, le terre e i castelli; hebbe molte vittorie, ma essendo
vinto e preso combattendo, fu posto in prigione nel Castel Nuovo di Napoli,
che esso havea preso; al fine non potè fuggire la mano del boia, che non mo-


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