BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Biblia, 1 Cor » Della Porta, Giovan Battista Della celeste fisonomia - p. 64

Della Porta, Giovan Battista

Della celeste fisonomia

salvarsi con quelle; loquace assai, predicatore di favole e vanità, si crede di
esser savio, essendo di poco sentimento, si esalta ingiustamente, sa i mali co-
stumi, fa rumore, permutabile ne i costumi, e ne' suoi fatti, va appresso a cose
nuove; e forse maestro di fanciulli, né sa nascondere la sua volontà
.
Ma se Giove sarà congiunto con la Luna, il nascente non sarà veramente
bianco, con una certa non vera rossezza, le ciglia convenienti, gli occhi non
veramente neri, ma alle volte l'uno più grande dell'altro, o defettoso, la fac-
cia rotonda, la statura mediocre. Il Materno dice: Esercitarà la scientia di
acque, et d'acquedotti, largo, venerando, e giusto
.

Che le forme et i costumi avvengono dalle qualità unita, non da gl'influssi.
Cap. IIII


La forma, e i costumi, che gli Astrologi dicono derivare dall'unio-
ne di due pianeti, noi diremo che avvengono da due qualità uni-
te, cioè dall'humidità e calidità con l'altre qualità. Et prima la
qualità che resulta dal caldo e dall'humido co'l caldo e secco, cioè
da Giove unito con Marte, cioè dal sangue co'l meschiamento del-
la colera gialla, perché il sangue dava un color bianco e di rose, la colera lo
dava rosso; dal meschiamento di ambedui, si fa il color della carne bianco
con una certa rossezza colerica. Giove, o vero il sangue, dà gl'occhi grandi,
come habbiamo detto con l'autorità di Doroteo, et Marte, o vero la colera,
fa gl'occhi grossi, secondo Messahala; dalla mescolanza di questi due viene
l'occhio più grande che se fusse Giove solo dispositore.
Quando Giove caldo et humido sarà congiunto co'l Sole caldo e secco,
quel che nasce sotto questa mistione sarà di ottimi costumi e forma. Sarà il
suo colore bianco, ma non tanto quanto era quando Giove solo era il signi-
ficatore, ma con una certa rossezza e giallezza, et perciò più bello, e più gra-
tioso. Giove dà statura mediocre, et il Sole, o vero la calidità et siccità, con-
venevole grandezza; sarà dunque la statura del nascente alquanto meno che
mediocre. Ma perché ambedue sono qualità prime, sarà sempre la forma
convenevole, gratiosa, e più bella. La colera dà gl'occhi gialli, il sangue rosso;
dunque dall'uno e dall'altro colore verrà l'occhio alquanto giallo, però con
la gialezza alquanto mitigata; il caldo et secco fa i capelli crespi, la siccità
et l'humidità gli fa piani; dalla mistura di ambedue havranno i capelli al-
quanto del crespo, dall'uno e dall'altro primo temperamento non vengono
se non ottimi costumi, perciò disse il Materno che donano interi ornamenti
di felicità
.
La forma di Giove e di Venere non sarà altra che la calda et humida,
perché ogn'uno di loro dà la stessa, e l'uno e l'altro una forma gratissima.
Dissimo, secondo Messahala, che ha la carne bianca, che tira a qualche ne-
rezza, ma ciò non dà bruttezza, ma più tosto aggiunge gratia e bellezza alla
bianchezza; peroché Giove li faceva bianchi, et dalla qualità di tutti due


pagina successiva »
 
p. 64