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Physica » Della Porta, Giovan Battista Della celeste fisonomia - p. 65

Della Porta, Giovan Battista

Della celeste fisonomia


un color di miele, perché Venere fa i capelli belli, la faccia mezzo rotonda,
et le mascelle non grandi. Da Venere, secondo habbiam detto con l'autorità
di Messahala, vengono gli occhi neri, alquanto maggiori del debito, non
disconvenevoli, ma bellissimi. Dà Venere una mezza calvezza, che è segno
di calidità, humidità et lussuria, e Venere una bella statura, Giove ancora
giusta, e moderata.
Ma la forma di Giove e di Mercurio, cioè del caldo e dell'humido, et del
caldo e del secco, havrà la fronte mezzo elevata, perché da Mercurio viene
la fronte elevata, da Giove bello, sarà dunque meschiato, mezzo elevato. Da
Mercurio viene il naso lungo, e così la faccia et le dita, et il corpo delicato,
ma da Giove la bellezza e la gratia; sarà dunque la faccia mezzo lunga, e
così la faccia, le dita et il corpo mezzo delicato. Mercurio dà gli occhi pic-
cioli, incavati, di color caprino o giallo; dall'uno e dall'altro vengono belli,
non del tutto neri, o meschiati dell'uno e dell'altro. Dà Mercurio la barba
rara, e nera. Da Giove viene la statura giusta e conveniente, da Mercurio
picciola e delicata; dal mescolamento di quelli sarà la statura temperata.
Mercurio dà i labri sottili; da tutti due sono mescolati. I costumi, come dice
il Materno, sono meschiati dell'uno e l'altro.
Da Mercurio e dalla Luna, cioè dal caldo et humido, co'l freddo et hu-
mido, la freddezza rintuzza la caldezza, onde l'humidità resta salva. Il co-
lor della Luna è bianco con un certo pallore, quel di Mercurio è bianco con
una certa convenienza, quel che nasce sotto tutti due havrà il colore non
veramente bianco, ma con una certa non vera rossezza. Dalla Luna vengo-
no le ciglia convenevoli, ma Giove non ne toglie; saranno dunque di ottima
forma. Dà gli occhi l'uno più grande dell'altro, o difettoso, il che è proprio
della Luna, cioè del cerebro freddo et humido. Dalla Luna viene la faccia
rotonda; l'uno e l'altro dà statura mediocre. Dalla Luna vengono mestieri
di aquedotti, da Giove verecundia, giustitia, e bontà.

Della participatione di Marte con gl'altri pianeti.
Cap. V


Se Marte co'l Sole parteciparà, farà l'huomo che habbia il colore
non veramente bianco, né veramente rosso, né veramente bruno,
quasi in un certo modo tinto di un colore non veramente rosso, mez-
zo calvo, e mezzo grosso. La statura pendente alla bellezza e gratia,
i capelli pendenti all'azzurro, più tosto che ad altro colore, gli occhi
non veramente neri. Il Materno dice: Se Marte sarà sotto i raggi del Sole,
dà ruine d'incendii et di publico bruciamento
, e posto nell'occaso, dinota
periglio di violenta morte. Altri dicono Marte havendo parte co'l Sole, fa
l'huomo che ha il color nero, ma pendente al rosso, poco lontano dal co-
lore emulo, la statura a pena mediocre, ma gratiosa, i capelli mezzo grossi,
quasi azurri, gli occhi mezzo grossi.


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