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Biblia, Rm » Della Porta, Giovan Battista Della celeste fisonomia - p. 121

Della Porta, Giovan Battista

Della celeste fisonomia


truto, co i piedi torti in giù, et curvo, pure fu il più savio huomo del suo tem-
po, perché sincome habbiamo più volte detto, così aggiustaremo la cosa, la
faccia brutta è di Saturno, e di Marte cadenti, occidentali, quale oltre la brut-
tezza, ha la viltà, bassezza, et abominatione; pure di tutte due ve n'è una
brutta, ma non così sconcertate nelle sue parti, ma ha in un certo modo le
sue degnità et honori, come era quella di Esopo, l'altra sarà quella di Ther-
site. Ma venendo alle qualità naturali, è la qualità di Saturno fredda e sec-
ca, quella di Marte è calda, e secca in estremo, le quali sono peggiori di
tutte: da queste non avvengono altro che povertà, carceri, miserie, et esilii,
come habbiamo epilogato in mille luoghi; et queste cose non avvengono da
gli influssi de i cieli et de i pianeti, ma dalla stessa loro pessima temperie, et
istitutione di costumi.

Se i difettosi nel corpo siano difettosi ne i costumi. Cap. III

Gli Astrologi, attribuendono alle stelle quelle cose che vengono
da cause naturali, dicono che quei che sono difettosi nel corpo,
sono ancora difettosi ne i costumi, e di vita infelicissima, a' quali
tutte le cose avvengono sfortunate. Tolomeo disse che i difetti
del corpo sogliono accascare quando le stelle malefiche sono orientali, et i pia-
neti orientali sono più potenti
, e quanto più le malefiche sono potenti, tanto sono
peggiori, perché affliggono più. Ma il Materno dice che Venere in Leone fa
gli huomini difettosi di corpo, e perciò poveri, negletti, varii, e di natura di-
versi, et sempre intenti a male facende, et allo spesso travagliati da fatiche
, et che
la stessa nella Vergine fa gli huomini difettosi non solo nel corpo, ma anche
nell'animo, sempre malinconici, ansiosi, solleciti, luttuosi, et che si accom-
pagnano sempre con huomini bassissimi
. Questi adunque dicono che sì co-
me avvengono dalle stelle i difetti del corpo, così ancora avvengono quelli
dell'animo, et della fortuna. Ma noi diciamo altramente, peroché le cause
sono naturali, et non dalle stelle, perché vediamo che la natura alle volte
ha errato nelle cose facilissime, et perciò non è maraviglia se ha errato nel-
le difficilissime, sì che quando vediamo i manchevoli, vediamo i difetti del-
la natura, et se ha errato circa il corpo, facilmente suole vitiarsi l'anima
che lo informa, et la fortuna, se è fortuna, segue i costumi de gli huomini,
però che la cieca o occhiuta providenza de gli huomini è fortuna, peroché
sono ignoti e senza prudenza quei che sono sfortunati; ma quei che sono
prudenti, sono felici, et i fisonomi sempre giudicano bene a guardarsi dal-
lo 'ncontro et compagnia di huomo sfortunato per opera della natura supe-
riore, cioè dall'huomo al quale manchi alcun principal membro organico.
Et Aristotele scrivendo ad Alessandro dice, guardati da huomo infelice, et
manchevole di qualche membro, come da uno nemico
, sì che è fatto pro-
verbio:   guardatevi da quei che son segnati, né vi confidate ad huomo a chi
manchi alcun membro
. Et nel settimo della Politica dice che si devono but-


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