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Plato - Cratylus » Della Porta, Giovan Battista Della celeste fisonomia - p. 128

Della Porta, Giovan Battista

Della celeste fisonomia


ciò spesso siamo privati del lume, perché sì come il coito disordinato debilita
la vista, così il superfluo sperma ritenuto nel corpo genera veneno.

De i ciechi, et che dinotino. Cap. VIII

Dice Tolomeo: La cecità de gli occhi è causata da i luminari mal
posti nel cielo. Come a dire se saranno ne gli angoli della prima
et decima, in opposto delle infortune. Se la Luna sarà nell'ascen-
dente solitaria, significa cecità di un occhio, unita co'l Sole, o po-
sta all'incontro, significa ciechi di tutti due gli occhi
. Et soggiun-
ge il Materno: Il Sole nell'ascendente, et la Luna nel mezzo del Cielo ne gli
angoli con le infortune, et di qui siano lontane le stelle benefiche, fa gli huo-
mini ciechi, o difettosi de gli occhi
. Tolomeo dice: O se i stessi i luminari si ri-
trovano con stelle nebulose del signifero, come nelle Pleiadi del Toro, ne gli
Aselli del Cancro, nella punta della saetta del Sagittario, nell'urna d'Aqua-
rio, o nel Leone, o nella chioma di Berenice, o nelle stelle nebulose fuori del
Zodiaco nella Via Lattea, con stelle occulte o nebulose, o con stelle occulte
della natura di Marte, e del Sole
. Et nel Centiloquio: Se la Luna contraria al
Sole si giunge a stelle nebulose, il nascente havrà male ne gli occhi
, perché
quei che nascono sotto l'eclisse, havranno travagli a gli occhi. In oltre Satur-
no e Marte minacciano ancora a gli occhi. Se saranno nell'angolo occiden-
tale, et ambe le malefiche nell'angolo orientale, et il Sole anco in angolo, sa-
rà privato de gli occhi. Di più, se Marte o Saturno guardaranno la Luna po-
sta ne gli angoli, et occidentale, et questi stessi essendono ne i centri si acco-
stino al Sole, minacciano a tutti due gli occhi. Et Marte suol portar cecità
per piaga, o percossa, o ferro, o per qualche attione. Mercurio ciò apportarà
nelle lotte, o ne i luoghi dove si esercitano, o per incontro di mali huomini.
Saturno per discenso, per freddo, et cose simili. Et nel Centiloquio dice: Se la
Luna sarà nell'angolo occidentale, et ambe le stelle malefiche nell'angolo
orientale, et il Sole ancora sia ne gli angoli, sarà il nascente privato de gli oc-
chi
. Appresso dice il Materno: Saturno e Marte posti partilmente ne gli an-
goli, o il Sole et la Luna nell'horoscopo, et Marte nella settima, et le stelle
benevoli non vi guardino di alcun raggio
. Ma quel che gli Astrologi sono
andati mendicando con varie esperientie, potevano insegnarcelo subito per
la fisonomia delle stelle. Chi non vede che il Sole et la Luna sono come oc-
chi del Cielo? Perché sì come gli occhi illuminano il corpo nostro, così questi
luminari grandi illuminano il cielo, et il mondo? Che cosa è nell'huomo più
illustre dell'occhio? Che cosa è nel cielo più nobile di questi due luminari;
come gli occhi sono stelle dell'huomo, così le stelle sono occhi del mondo.
Era dunque conveniente che, essendo quei luminari nel cielo privi di lume,
come nell'eclisse, così quei che nascevano sotto quella, fussero ancora privi
di lume, et quei che nascono sotto quelle stelle nebulose et oscure, gli occhi
loro ancora fussero oscurati. Sono ancora le Pleiadi nel Toro, gli Aselli nel


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