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Plinius Secundus, Gaius - Naturalis historia » Guicciardini, Francesco Le cose fiorentine - p. 60

Guicciardini, Francesco

Le cose fiorentine


chi dessi una petitione che non si vincessi, il che fu al tucto uno distruggere
la legge]; et nondimeno ognuno tollerava, nè e' successori de' priori correg-
gevano, tanto erano temuti:
El principio dell'anno 1377 fu favorevole per e' Fiorentini nella guerra,
perchè, per pratica tenuta secretamente per messer Bernabò Visconti, messer
Giovanni Aguto, che haveva finita la condocta sua col papa, con quelle com-
icona nota pagnie di Inghilesi che erano in Faenza venne a soldo della lega, cosa che
decte disfavore assai al pontefice. [Dice Marchionne che messer Bernabò
non volle concorrere alla parte sua della spesa, però andò adosso a' Bolognesi
et Fiorentini, che gli aggravò molto]. Ma pocho poi accadde el contra-
peso, perchè el signor Ridolfo, che poi che e' Brectoni si levorono dallo assedio
di Bologna era stato mandato nella Marcha, essendo entrato in Fabriano
chiamato dal popolo che si era ribellato dalla Chiesa, deliberò ritenerla per
sè; a che repugnando caldamente, come era honesto, gli Octo, lui sdegnato si
accordò col papa et, electo da lui per capitano, cominciò a fare gaglarda
guerra contro a quelli popoli che erano alienati dal pontefice. Di che essendo
nella Marea acceso maggiore fuoco che prima, vi fu mandato da' Fiorentini
nuove gente, [et la cura delle bande di là fu data al capitano Lucio tede-
scho, dice el Poggio], che con una compagnia di Thedeschi, delle reliquie
credo de' predatori, era a soldo della lega.
In questo tempo medesimo el papa, <profictando> della divisione che
era in Firenze et che a molti dispiaceva la guerra, per fare con questo mezo
icona nota più disordinare la cictà o tirarla alla via sua, vi mandò imbasciadori con le
lectere di credenza diricte al popolo et con commessione che non parlassino
icona nota in altro luogo che innanzi al popolo. Cognobbono e' capi del governo che arte
era questa, ma era di troppo caricho non gli introducere al popolo; dove
introdocti, sforzandosi fare capace che el papa reputava la ingiuria non dal
publico ma dalla ambitione di pochi cictadini, et quanto a lui, era molesto
di essere sforzato per le prave opere di questi tali persequitare quella cictà,
quale sapeva quanto era stata devotissima figluola della Sedia Apostolica et
contro a tanti tyranni come uno fedele scudo della Chiesa, admonirono el
popolo che non prestassi fede a quegli che con danno publico cerchavano

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