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Plinius Secundus, Gaius - Naturalis historia » Guicciardini, Francesco Le cose fiorentine - p. 109

Guicciardini, Francesco

Le cose fiorentine


el medesimo, seguitando lo stile suo et el modo cerimoniale che allhora si usava
in Italia. Ma lui intanto non dormendo, fomentò Iacopo d'Appiano, cancelliere
di messer Piero Gambacorti, in modo che, amazato quello signore et e' figluoli, icona nota
si fece signore di Pisa et tucto si volse alla divotione di Galeazo. Così la bontà
et incredulità di messer Piero messe una mala vicinità a' Fiorentini et a sè
tolse la vita, lasciato exemplo agl'altri principi che non lascino a' ministri pas-
sare el grado de' ministri, et che si ricordino che gl'animi degl'huomini sono
instabili et non si contentono mai del grado, in modo che el più delle volte chi
è in termini che non gli manchi quasi niente a essere signore, gli viene vogla
di farsi signore.

Le spese della guerra passata, dice Leonardo, furono .... [vedi Landino et gl'altri], in
modo che, per el debito grande che haveva facto el Commune, s'ordinò si ritenessi el quarto
alle paghe. Et hinc, capta occasione, dichiarisi largamente che cosa sia el Monte, come hebbe
origine et in che tempo, quanto si allargassi, delle dote de' maschi et femine, de' danari de'
forestieri, et come in progresso di tempo per la soma grande ha perduto riputatione, et molte
volte si è facta diminutione et qualche volta beneficio. Fu inventione da principio salutifera,
perchè in molte necessità della cictà è stato causa et è si truovino danari più prompta-
mente, ma male usata, perchè questa commodità di fare danari ha facto gl'huomini più
prompti a piglare le guerre non necessarie o male misurate, donde, oltre a travaglosi acci-
denti che spesso ne sono seguiti, si è facta questa soma del Monte che tiene affogata la ciptà,
in modo che, come fu già decto, o el Monte disfarà Firenze o Firenze disfarà el Monte. Et
se bene queste paghe si distribuischono tra' cictadini, pure el beneficio non è pari al male,
bisognando per questo porre graveze che sono cosa violenta et sono causa di molti disor-
dini, inimicitie et mine di cictadini, nè è giusto o utile cavare e' danari di borsa agl'huo-
mini per pagare e' debiti delle terze persone.
Questo anno 1393, di octobre, furono presi per sospecto di tractato di volere rivolgere
lo stato per alcuni cictadini, dice Buoninsegni, insieme con le ventiquactro Arte, Antonio
tintore, Pagolo ferratore, messer Pagolo da Corsignano, e' quali abhominorono messer
Cipriano et Albertaccio degl'Alberti, per il che si fece parlamento, et furono facti de'
grandi tucti gl'Alberti, salvo e' figluoli di messer Niccolaio, et arse le borse et facto squartino.
Et deliberossi cinquecento fanti per ogni quartiere, che ne' bisogni s'havessino a armare con la
sopravesta del Popolo et della Parte, et non nessuno altro. Et alcuni di bassa mano, che ha-
vevano gridato «viva l'Arte», furono decapitati, et altri simili hebbono bando. Credo
fussi gonfaloniere messer Maso degl'Albizi; et fu più facto per ristrignere più stato per
et per l'antiocho odio suo verso la casa degl'Alberti, che per nuovo peccato loro. [Inge-

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