BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


tenzialità, per usare nelle cose filosofiche i vocaboli
de' filosofi; ora in Dio non è potenza né imperfezione
alcuna. Ma per non ci distendere più oltra in una op-
penione così empia e proibita, verremo all'ultimo capo.

Dove dio sia, o nella circonferenza del cielo,
o nel centro della terra
Dubbio settimo ed ultimo.


Anco questa ultima dubitazione non è dubitazio-
ne, ma più che certezza appresso i teologi cristiani,
perché oltraché nell'orazioni del Signore si dice:
O Padre nostro che ne' cieli stai,
sono ancora nel Simbolo degli Apostoli queste parole:
Descendit de coelis; ma fra i filosofi, che dubitano d'ogni
cosa, è grandissima quistione se Dio è nella circonferenza
dell'universo, o veramente nel centro della terra. Aristo-
tile nell'ottavo della Fisica dice che il primo Motore è
nella circonferenza del suo cielo, la qual cosa non pare
che sia vera per due ragioni. Primieramente il primo
Motore, come è manifesto, è in tutto e per tutto separato
da ogni materia, e quello che astrae dalla materia,
astrae ancora dalle condizioni della materia, astrae dun-
que e dal moto e dal luogo, dunque non è in nessun
lato precisamente, cioè non è più in una parte che in
una altra; il che si può confermare in questo modo:
il primo Motore è forma di tutto il fermamento, come
dicemmo di sopra: dunque non è più in una parte che
in una altra, come si vede ancora nell'anima intellet-
tiva, la quale essendo forma del corpo umano, non è
più in un membro che in uno altro. Secondariamente
ogni virtù motiva secondo il luogo si debbe porre ne-
cessariamente, come si pruova nel libro del Moto co-


pagina successiva »
 
p. 395 [I, 412]