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Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


rare e far salvi i peccatori; il che non poteva dire né
più leggiadramente né più piamente il piissimo e leg-
giadrissimo messer Francesco nostro, in quella sua di-
votissima canzone favellando a Maria Vergine:
Ricorditi che fece il peccar nostro
Prender Dio per scamparne
Umana carne al tuo virginal chiostro.

Perciocché nascendo noi colla macchia del peccato ori-
ginale tutti quanti, mediante la colpa d'Adamo solo,
primo padre nostro, non volle sostenere la bontà divina
Undique collectas vectari in Tartara praedas,
con quello che seguita, nel principio della narrazione del
non men dotto e facondo che pio e nobile Sanazzaro
nel primo libro del Parto della Vergine; e che tutti
gli uomini per cagione d'un solo perdessero quella pa-
tria a cui erano stati prodotti da Dio. E se alcuno di-
mandasse: non poteva il Re del cielo soccorrere per al-
tra via e sovvenire alla generazione umana, che incar-
nandosi? Rispondono i teologi di sì; bene è vero, dice
S. Agostino, che niuno altro modo era più convenevole
di questo, né a Dio che ci ricomperò, né a noi che fum-
mo ricuperati, né a essa ricuperazione, per molte e
giustissime cagioni che ora non fa mestieri di raccon-
tare. Dico bene che questo sacramento della incarna-
zione del Signore nel ricuperare la generazione umana
fu infino dal suo principio manifesto agli Angeli; non
che sapessero il modo della concezione, ma conoscevano
che Dio aveva a ricuperare la generazione umana: oc-
cultato ai demoni, ancora che per gli miracoli che fa-
ceva Cristo se lo pensassero; e dicono i teologi che se
l'avessero saputo di certo, non l'arebbero crocifisso,
cioè non arebbero tentato né quegli che lo accusarono,
né Giuda che 'l tradì, né i giudici che lo sentenziarono
a morte: rivelato per misericordia di Dio ai buoni e fe-


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