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Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


provaremo di sotto, non si fa secondo la riflessione. Al-
cuni altri non antichi ma moderni dissero che come la
terra aveva diverse parti, alcune buie e tenebrose, come
sono le più basse, ed alcune chiare ed illuminate, come
sono le più alte, così medesimamente avveniva nella
luna, essendo ella, come dice Aristotile nel libro degli
Animali, somigliante alla terra e della natura sua,
cioè che in essa luna sono alcune parti più alte e più
rilevate, e queste sono più chiare, alcune più basse, e
queste sono più oscure; e così la cagione di quelle mac-
chie erano le parti più basse. La quale oppenione ma-
nifestamente falsa fu riprovata dimostrativamente, per-
ché essendo tutte le stelle tonde, come provò Aristotile
mediante la luna, niuna parte può essere in esse né più
alta né più bassa, essendo perfettamente speriche; oltra
che da questa oppenione seguitarebbe che nelle parti
più basse non sarebbe corpo nessuno. Ed infin qui baste
dell'oppenioni riprovate.

Oppenioni approvate

Alulido Rosaceo, chiamato comunemente Averrois,
s'acquistò mediante la profondità della sua scienza e
comento fatto da lui più che dottissimamente sopra tutte
l'opere d'Aristotile, tanta autorità, che infino a pochi
anni sono si leggeva ed allegava, per l'ignoranza delle
buone lettere così greche come latine, non Aristotile,
ma Averrois. E per vero dire se egli non avesse tra-
dotto e comentato nella sua lingua arabica l'opere che
si trovavano d'Aristotile, i Latini non arebbono mai
avuto Filosofia; perciocché mediante quelle traduzioni
che furon fatte poi d'arabo in latino, si cominciò a fi-
losofare da dovero, ed ancora che elle sieno non sola-
mente barbarissime, ma eziandio manche e scorrette


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