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Biblia, Gn » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 483

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie



Il proemio

Come egli non è né dubbio né senza cagione, a
chi ben considera, che tutti gli uomini seguano in tutti
i tempi e sopra tutte le cose il piacere, così è certo e
fuora d'ogni ragione, a chi giudica dirittamente, eccel-
lentissimo consolo, dottissimi accademici, e voi tutti,
uditori nobilissimi, che la maggior parte de' mortali,
trovandosi due maniere di piaceri, corporali ed intel-
lettuali, non quegli dell'intelletto cercano, ma quegli
del corpo; non ostante che i diletti del corpo tanto siano
a quegli dell'animo inferiori, quanto la parte intellet-
tiva è della sensitiva più nobile. La qual cosa, perché
niuno erra mai volontariamente, ma sempre ingannato,
altronde procedere non può, che dal non conoscere
noi quali i veri diletti siano, e quali i falsi. E questo in-
ganno ci suole venire per lo più o da' padri nostri o dai
precettori o dagli amici, non essendo dubbio nessuno
che così i buoni consigli come il conversare onesto,
non solo contendono molte volte colla natura, ma be-
ne spesso, secondo i più dotti filosofi, la vincono; per-
ché se ciò non fosse, come possibil sarebbe che quegli


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