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Plato - Epinomis » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 494

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


in terra, dicevano che tutto il cerchio della terra gi-
rava stadi dugento cinquantadue mila, 252000, e con-
seguentemente miglia trentuno migliaio e cinquecen-
to, 31500; risponderei ciò avvenire non tanto dalla va-
rietà degli strumenti co' quali misurarono, o dalla di-
versità de' paesi, o per non esser perfettamente la terra
ritonda, quanto dalla diversità delle misure, e massi-
mamente de' passi, i quali sono di sei maniere, come di
sopra s'è dichiarato. E questo voglio che mi basti aver
detto infin qui della circunferenza, del diametro e della
pienezza della terra.

Del numero de' cieli
Capo secondo.


Ancora che egli non mi sia nascoso che del nu-
mero e ordine de' cieli si parlò altra volta in questo
luogo pienamente, nel secondo Canto del Paradiso;
tuttavia ricercando la presente materia, non mi parrà
fatica dirne quanto a questo luogo si richiede. Il no-
vero de' cieli (per lasciar da parte l'oppenione di co-
loro che credevano che non fosse se non un cielo, e
quella di coloro i quali credevano che tanti fossero i
cieli quante le stelle) non fu anticamente né secondo
gli astrologi né secondo i filosofi minore d'otto, cioè le
sette spere de' sette pianeti, e l'ottavo cielo, chiamato
il firmamento; e cotale oppenione presa dagli Egizi fu
confirmata da Aristotile, il quale insieme cogli altri,
non pensando che l'ottava spera si movesse d'altro
movimento che del diurno, cioè da Oriente in Occiden-
te, la credette il primo mobile. Ma Tolomeo, avendo
osservato che ella si moveva ancora da Occidente in
Oriente, non sopra i Poli del mondo, ché questo sarebbe


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