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Petrarca, Francesco - Rime sparse » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 517

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie



Soggetto

Il soggetto di questo doglioso e lamentevole so-
netto, il quale, secondo che a me pare, è in stile mez-
zano, non umile affatto né del tutto alto e magnifico,
è dolersi pietosamente con Orso suo amicissimo, o fosse
il conte Orso fioretino, del quale egli fa menzione in
alcuni sonetti fuori del Canzoniere e non istampati,
o fosse quello degli Orsini conte dell'Anguillara, a cui
è diretto il sonetto
Orso, al vostro destrier si può ben porre,
e conferirgli familiarmente le sventure sue, scrivendo-
gli poeticamente la pena ed il dolore che egli riceveva
del non potere vedere i begli occhi della sua donna, es-
sendogli da lei celati studiosamente e tolti in vari modi.
E perché egli si duole di tre cose, del velo, il quale gli
copriva ed ascondeva i begli occhi, come nella ballata
Lassare il velo o per sole o per ombra;
del chinarli ed abbassargli ch'ella faceva a terra, come
nel sonetto
Se voi poteste per turbati segni;
e della mano che s'opponeva e s'attraversa va tra' suoi
occhi e quelli di lei, quasi come nell'ecclissi e scura-
zione del sole, la luna s'oppone tra gli occhi nostri ed
i raggi solari; onde altrove gridò:
Torto mi face il velo
E la man che sì spesso s'attraversa
Tra 'l mio sommo diletto
E gli occhi,

con quel che segue; però noi lo divideremo in tre parti
principalmente, come si vedrà a pieno nell'ordine e
dichiarazione delle parole.


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