Varchi, Benedetto
Lezioni sul Dante e prose varie
Perché piacevole.
Tutti gli amori da principio sono piacevoli e al-
lettano; onde Tibullo diceva:
Semper, ut inducar, blandos offers mihi vultus;
ed il Petrarca:
Mentr'io portava i be' pensier celati,
C'hanno la mente desïando morta,
Vidivi di pietate ornare il volto.
Oltra che le ferite ancora che grandi, da principio o non
si sentono o paiono picciole, e gli strali d'Amore piut-
tosto solleticano da prima che eglino feriscano, onde
piuttosto ridono che si dolgano gli amanti; ed il Pe-
trarca diceva:
Felice agnello alla penosa mandra
Mi giacqui un tempo, or all'estremo famme
E Fortuna e Amor pur come suole.
O veramente si dipigne piacevole, perché gli amanti al-
tro che piacevolezze non usano verso le persone ama-
te, e ancora l'amate verso gli amanti molte volte, e
per più invescargli e per più lungamente ritenergli.
E questo ancora molto meglio all'Amor divino con-
viene, del quale non è cosa né più piacevole né che
più piacer debba.
Perché crudo.
Niuno de' contrari può stare insieme con l'altro in
un subbietto e a un tempo medesimo; nientedimeno
negli amanti non hanno luogo, come in persone pri-
vilegiate, le regole de' filosofi, anzi della Natura stessa,
e perciò Amore si dipigne ora piacevole e talvolta cru-
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